Lieben und leben mit schlagsahne und schokolade, twc!

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*§chrei_pocho#
icon5  view post Posted on 21/7/2009, 22:37




Alloraaaa...
la posto anche qui!
Spero di non far inca*are la Rò...non so perchè,ma ho uno strano presentimento....Rò non ti arrabbiare pleaseee :cry:
posto tutti i cap che ho fatto fin ora ....
buona lettura! :blink:

Lieben und leben mit schlagsahne und schokolade!

-Dank schon!-
-Tokio Hotel, Tokio Hotel,Tokio hotel....WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA-
Guardo i ragazzi con soddisfazione....mi sorridono.
Guardo David....mi fa ok!
Guardo te...uno sfarfallio allo stomaco!
Come vorrei dirti quello che provo per te...dirti quanto sei importante,quanto vorrei un tuo abbraccio....dirti quanto sei bello mentre suoni,quanto sei adorabile quando,cantando In die nacht, abbassi lo sguardo sulla tua chitarra,facendo finta di niente....ma io lo so,perchè fai così...per non farti vedere mentre arrossisci dagli altri...
arrossire...fur mich...è questo il problema.
Cosa pensi,Tomi,che non lo sappia?quando hai raccontato del tuo amore segreto per me a Georg, lui è corso a dirmelo...e scommetto che Gustav a fatto la stessa cosa con me.
Però non mi sento tradito...anzi...stanno cercando in tutti i modi di farci mettere insieme: perchè sono nostri amici,per la band,perchè si accorgono quanto stiamo male l'uno senza l'altro.
Non sono religioso...però non smettero mai di ringraziare quel qualcuno lassù per averci donato due persone stupende come loro...se noi due dovessimo metterci insieme e si scoprirebbe(e qui faccio le corna a terra)loro due rischierebbero la galera con noi, non ci abbandonerebbero mai...perchè noi,da tempo ormai, non siamo più Bill, Tom Georg e Gustav...siamo i Tokio Hotel...anzi,no! Wir sind die Devilish...perchè,in fondo, lo siamo sempre stati...siamo ancora 4 piccoli mocciosi che credono nei loro sogni...anche se ormai non ne abbiamo più di quelli,perchè tutto quello che abbiam sempre desiderato l'abbiamo...perchè il nostro sogno è stare insieme per sempre...e noi ci crediamo...
Mi sento un pò egoista...anche loro due si amano...ma non riescono a trovare il coraggio di dichiararsi...Basta! Ho deciso...io...
-BIIIILLLLL! Ma sei scemo?-
Una voce alquanto alterata mi giunge dall'auricolare...
E solo ora mi accorgo che tutte ste seghe mentali le sto facendo davanti a 12.000 persone...
allora avvicino il microfono alle labbra...
-Dank Schtuttkard!-
Guardo Georg vicino a me, che sta rinfrescando le prime file con dell'acqua...mi avvicino a lui e gli cingo le spalle con un braccio...poi guardo Tom e Gustav...hanno capito...
si avvicinano e tutti e quattro...l'uno al fianco dell'altro, ringraziamo un ultima volta il pubblico con un inchino.
Ja...ancora una volta... zusammen...!
Consegnamo i nostri strumenti agli addetti e scendiamo dal palco,intrufolandoci subito nei camerini.
-Mein Gott! Sentite il pubblico...è riuscita alla grande!-
-Ma certo Georg, come sempre, no?-fa Tom con ovvietà
-Ehi!..vi ricordo che il batterista che sta morendo per il dolore dei crampi,tanto per precisare,è vostro amico,e ,in quanto tale, dovreste aiutarlo...-
-Oehlà...ma come siamo tragici...non stai morendo...-ribatte Tom-comunque sia...Georg ti è MOLTO più amico di noi...spetta a lui aiutarti...-
Ed ecco Georg avvampare, mentre io tiro un cazzotto in testa al mio gemello tanto stupido da far trasparire in un "MOLTO" il segreto custodito con tanta cautela...
Georg si avvicina a Gustav, e...
-ODDIORAGAZZISIETESTATIFANTASTICIMICTCIGRANDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!-
Una testa di ca...ehm...una chioma talmente bionda da attirare i moscerini fa iruzione nel nostro camerino saltando addosso al primo che capita...
-HAhaaHAH!-....Il povero Gù!
-Oh mein gott, scusa...-
-Non fa niente...sapete, diventa sempre più difficile fare il batterista-
-Ti capisco Gustav...io lo dico sempre...:"il lavoro è una gran bella cosa,ma non essere egoista, lascialo agli altri!"-
David ha il cattivo vizio di entrare in camerino senza bussare, facendoti prendere una paura dell'anima!...
-Si, David ha ragione...-concorda Andy...
Un momento...noto con piacere che il quel rincoglionito, non aveva fatto caso alla presenza del nostro biondo...ed ora è addirittura arrossito visibilmente...
-A---a--adreas!...Salve!...dd--a quanto tempo!-
Mhhh...rossore...imbarazzo...balbettio...sono chari segni di un qualcosa che conosco troppo bene!
Mi sa che oltre al problema di G&G, c'è anche quello di David!...Oppure di David&Andi...chi lo sà!...meglio rimandare il problema con Tom...
Le cose si fanno interessanti...
Comincieremo dalle più semplici!
Accidenti, però!:
Ieri avevo un sacco di dubbi;oggi ho un mucchio di casini...!
Lieben und leben mit schlagsahne und schokolade

capitolo 2

"Oh mein Gott! Che figura di merda! Non mi ero proprio accorto della presenza di Andreas. Chissà cosa avrà pensato di me:""Il lavoro è una gran bella cosa,ma non essere egoista,lascialo agli altri!"" Già, avrà pensato che sono un menager perfetto,come no!
Spero solo che quel riccio di un metro e ottanta non si sia accorto di niente.Naah...o forse si?. Beh,pensandoci bene Bill è sempre attento a queste cose. Ha addirittura sparato che Georg e Gustav si piacciono! Buahahaha,che stronzata. No,dai sul serio G&G.Mai.Impossibile!David? Non lo stai dicendo solo per autoconvircerti.Ma che dici! Georg e Gustav sono solo amici.Anche perchè se si scoprirebbe i th andrebbero a farsi fottere!.Mhhh,David David David...lo sai che lo stai dicendo per autoconvircerti. Sai benissimo quello che c'è tra loro due,ed anche il rapporto "più che fraterno" al quale stanno andando incontro i gemelli.Ma noo,che dici!Sta un po zitto.
No.Tu.Sta.Zitto!,No tu.No tu.No tu brutta testa di c"
-David ti senti bene?-
-Saki?-
-Ehmm...ja?-
-Oh.Certo sto bene,sissi.-
-Sai avresti proprio bisogno di una vacanza. Ultimamente sei strano.-
-Ma no, che dici,Andy, sarà lo stess,poi passa...-
-Andy?Io sono Saki.-
-...-
-...-
-Sai che ti dico? Hai la giornata libera,si si.-
E fu cosi che il manager scampò a quella imbarazzante situazione.
"Comunque sia"continuò a pensare David "non posso dire ai ragazzi cosa fare e chi,tantomeno,amare.Infondo non posso proprio parlare io!Vabbè,lascierò scorrere i fatti,infondo, anche se sono il loro manager li voglio bene.E magari Bill potrebbe aiutarmi con Andreas!
Ma no,che dico! Lui è fidanzato. Mi spiace solo che non sia felice.Ricordo ancora la prima volta che lo incontrai:era insieme a lei."
A quel punto il manager non potè trattenere una smorfia di disprezzo.
FLASHBACK:
-Dada?-
-Bill.ti ho detto di non chiamarmi così.-
-Ok,Dada.-
David tralasciò.Erano a uno dei primi AfterParty dei tokio hotel e non voleva rovinarsi la serata
-Dimmi Bill,cosa vuoi?-
-Senti la giù c'è il mio migliore amico,si chiama Andreas e vorrei portarlo per la metà del tour con noi...posso?-
-Ma Bill,che domande fai?Ma certo che puoi!-
Il tono del manager sembrava quasi premuroso.David li compativa:aveva anche lui, non molto tempo fa,prima di diventare manager,fatto parte di una band,e se stare lontano da casa lui aveva sofferto(considerando che non era un tipo molto affettuoso),chissà Bill come avrebbe fatto!
Certo,c'era Tom, ma il gemello non era il classico tipo da abbracci.
Se Bill aveva detto che quell'Andreas era il suo migliore amico, significava che non si creava poi tanti problemi a mostrare un gesto d'affetto una volta tanto!
-Ciao!-
David cadde dalle nuvole
-Eh?-
-Ahahaha! Scusa,non mi sono presentato,sono Andreas-
-Ciao!-
E quando David, finalmente,alzò il viso, perse un battito.
Davanti a lui c'era un bellissimo angelo dai capelli platinati,con il sorriso innocente di un sedicenne,ma rassicurante,un velo di timidezza in quei due pozzi blu.
-Senta signor Jost...-
-Oh no chiamami David e dammi del tu,ti prego, sennò mi sento vecchio!-
-Oh,daccordo! Beh,volevo ringraziarti per avermi concesso di partire con voi per il primo tour dei ragazzi,sai Bill ci teneva tanto!-
-Lo immagino.-
-Spero solo di non recare troppo distur-
-Ma No! Non dirlo nemmeno per scherzo!-Lo interruppe il manager.
-Ok,allo...-
-Ehi,eccoti qui, finalmente ti ho trovato...-
Una voce alquanto antipatica agli orecchi di david giunse in direzione del biondino.
-Oh ti presento la mia fidanzata,Vanessa!-
-Piacere-fece il manager cordiale, ma deluso.La sua delusione,si trasformò poi in disprezzo quando, al suo saluto fu risposto dalla smorfiosa con un
-Si,certo,come ti pare...senti,tu-disse riferendosi al biondo-io mi sto annoiando torno a casa.-
-Ti accompagno?-Chiese il biondo
-No mi accompagna quello li'-e indicò un ragazzo in mezzo alla folla.
-Oh,ok.Ci vediamo allora.-
La ragazza se ne andò senza salutare né il "fidanzato", né, tantomeno, David, che ora stava guardando sconcertato Andreas. Il biondino se ne accorse.
-Oh,ti prego non guardarmi così-disse il più piccolo,cercando di sorrisere,ma invano.
-Ti va di andare a metter sotto i denti qualcosa?- chiese David con l'intenzione di parlare.
-Ok!.-
I due uscirono dal locale al quale affianco(guardacaso) c'era un pub.
Si sedettero e ordinarono due Kartoffelsalad,dei krapfen alla marmellata e due birre.
-Ne vuoi parlare?-fu David ad interrompere quel silenzio.
-Ne sei sicuro,no, perchè non vorrei deprimerti!-
-Ma,no! Tranquillo!.-
-ok...-Andy prese un bel respiro e cominciò:
-Tutto è cominciato quando una nuova ragazza,Michelle, si è trasferita nella nosta scuola. A Vanessa questa ragazza,nonostante non le avesse fatto niente, stava antipatica.E per farle un dispetto,venuta a sapere che Michelle aveva un debole per me,mi ha costretto a mettermi con lei,anche se non mi amava...-
-Scusa se te lo chiedo,ma ti sei fatto sottomettere da una ragazza?Perchè hai accettato?-
-Perchè Vanessa ha un fratello che è il doppio di me.Lei gli fa credere che mi ama e lui mi ha minacciato più volte, dicendomi che non l'avrei dovuta lasciare sennò avrei passato un brutto quarto d'ora!-
-Perchè non vai dal preside?-
-Perchè suo fratello è il capitano della scquadra di pallanuoto...mi ritroverei tutta la scuola addosso e-giunto a questo punto il biondino abbassò il capo-io ho paura-
A David gli si strinse il cuore.Preferì parlare di qualcosaltro.
-Allora!-sbottò dopo un pò-Ti piace il sound dei th?-
-Ja!-rispose l'altro,felice di aver cambiato argomento-ultimamente li ascolto sempre con piacere...sai anche prima li ascoltavo,ma solo per far loro piacere. I Devilish,detto fra noi, non erano un gran chè!-
-Già, hai ragione.muahahahahaha-
-Hahahahahahhahahahahahahahahahah...-
La serata continuò così,tra stuzzicherie birra e risate.
Verso mezzanotte Andreas e i tokio furono accompagnati a casa dalla limousine prenotata.
David fu l'ultimo e durante tutto il tragitto pensò e ripensò a quell'angelo biondo il quale gli aveva fatto mancare un battito per la primissima volta nella sua vita!
FINE FLASHBACK
-David?-
-Si Georg?-
-La macchina è pronta,possiamo andare-
A quattro anni di distanza da quell'incontro,David,man mano, aveva riconosciuto quel suo sentimento verso andreas come amore.
E non gli importava se tra loro c'erano diciassette anni di differenza...
"Perchè l'amore non guarda con gli occhi ma con l'anima!"
ecco!
a breve dovrei postare il 3...sempre se la boss vuole...^^ :unsure:

taotao :mollie:
 
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_DaRk*Angel_
view post Posted on 27/7/2009, 16:16




...non è il mio genere, ma leggere cose diverse ogni tanto, male non fa...=) ma perchè non dovrebbe volere ginseng XD?

PS: GINSENG è il nuovo soprannome di robinson!!! XDXDXD ...di rò! XD
 
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{_• RòXy ~
view post Posted on 27/7/2009, 19:43




Meryyy!!
Che bello, hai postato anche qui ^^
Bè, io già la conosco dato che te l'ho corretta!!
Ihihihih...comunque, perchè dovrei arrabbiarmi??
Ceeeeeeeeeertoooooo che puoi postarlaaaaaaaa!!!
 
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*§chrei_pocho#
view post Posted on 28/7/2009, 16:50




grazieeeeeeeee
 
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_DaRk*Angel_
view post Posted on 30/7/2009, 18:39




prego! XD AHAHAHAHAHAHAHHAHAAHAHAHH!!!!!!!!! XDXDXD
 
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*§chrei_pocho#
view post Posted on 31/7/2009, 14:51




Oo....buahahahaahahahaaaa
 
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*§chrei_pocho#
view post Posted on 1/8/2009, 00:36




Lieben und leben mit schlagsahne und schokolade!

Capitolo 3

Wow, non poteva crederci!
Lui, Andreas Braun, semplice ragazzo comune, in una limousine! Con tanto di champagne. Se i Tokio Hotel si spostavano così, figuriamoci cosa l'attendeva all'hotel!
Comunque sia, aveva dimenticato di telefonare Vanessa. Appena sarebbe arrivato quella sarebbe stata la prima cosa da fare, anche se controvoglia. Accidenti a lui, era proprio in un bel pasticcio: non l'amava! E stare con una persona e non amarla è la cosa più brutta e sporca che si possa fare. Si sentiva un mostro. Una merda. Uno schifo. "Vi prego,ditemi che non sono io che dovrei sentirmi così." Pensò.
La limousine si fermò, ma il biondo, immerso nei suoi pensieri, non se ne accorse; si accorse, invece, di due occhi scurissimi che lo stavano ossevando, curiosi, ma pieni di qualcosa che non poteva definirsi in semplice sentimento d'amicizia.
"Bah!", pensò "non è mica un maniaco, David". Doveva essere stata solo un'impressione.
-David, qualcosa non va?- gli chiese, accennando un sorriso
-Nono!- rispose il manager, arrossendo impercettibilmente -è solo che la limo si è fermata e, sai a questo punto dovremo scendere!-
-Cosa? Oh gott, scusa, non me ero accorto.-
A David scappò un sorriso tutt'alto che affettuoso, molto di più, diretto al biondino, ma nessuno se ne accorse. Invece Bill si era accorto del fatto che il bassista e il batterista non avevano detto una parola da quando erano saliti in macchina, ma in compenso, si lanciavano sguardi timidi: sembravano due bimbi alla prima cotta!
"Che dolci" pensò il moro "devo fare qualcosa per loro"
-Scusate, ma volete scendere? Io ho fretta-
-Attento bello! Guarda che te metto 'n dito 'n bocca, uno ar culo e te sciaqquo come na' dammiggiana-
-Tobi!- Lo rimproverò Saki.
Tutti gli altri scoppiarono a ridere per la battuta tranne l'autista, che si fece piccolissimo! In effetti Tobi non era mai stato un bodiguard gentile come Saki.
Scesero dalla limousine prima Saki, poi Brauni e Tobi, che salutò garbatamente con un -A' prossima volta te smonto e do foco alle istruzioni- già, che carattere! Poi scesero i gemelli, Georg e Gustav, che si diedero una testata perchè si eran mossi assieme, e poi sarebbe dovuto scendere...
-David? Dai scendi!-
-Oh no, Andreas va prima tu!-
Lo imbarazzava questa cosa, ma comunque lo accontentò
"Dio,che culo che hai, bel biondo. Ma che dici maniaco! Tu l'hai fatto scendere per primo solo per gentilezza, e non per guardargli il culo. Ma, si, hai ragione. Certo che ho ragione. No, cazzo non hai ragione! Ma se hai appena detto di si. Ma sta un po’ zitto. Cosa? Tu zitto. No tu. Noooo tuu!"
A quanto pare, il manager diventava sempre più matto...
-David? Stai bene? Non scendi?-
Due pozzi blu si pararono dinanzi agli occhi del manager.
-Oh, si, scusa Andreas, pensavo...-
Il biondo gli rivolse un sorriso
"Dio! Non posso crederci, l'ho fatto dinuovo. Forse Saki ha ragione: ho bisogno di una vacanza" continuò a pensare David
"Finalmente anche Dada è sceso dalla limo e...un momento! Andreas, ma che ti prende, perchè l'hai chiamato Dada e non David?"
A quella domanda rivoltasi a se stesso perse un battito, il biondo. Se era di paura, imbarazzo o quant'altro non lo sapeva. Sta di fatto che lo perse.
-Come sarebbe ha dire ha sbagliato le prenotazioni?-
-Ci dispiace sig.Jost, ma l'hotel era quasi al completo e, il sig. Benjamin, mi ha detto di trovare una soluzione..-
-SENTA, MA LEI HA IDEA DI CHI SIAMO NOI? ORA ALZI QUELLA CORNETTA DEL CA-
-David! Sta sereno! E che sarà mai, mamma mia!-Si intromette Georg
-Movete!-minacciò Tobi.
-Signore, la prego di calmarsi e di allontanarsi dal banco, o sarò costretto a chiamare la sicurezza!- disse l'uomo alla reception, con fare da mingherlino.
-Me ce li metto 'n tasca e li meno quando c'ho tepo,ai toi security!-
-Tobi, dai non essere sgarbato-fece Gustav per alleggerire la tensione.
-Si, è meglio, fece il banconista, con aria da saputello-
-Minchiaa...T'atteggi t'atteggi, ma sur cazzo mio nun ce scurreggi!-
-Tobiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!-
Fecero tutti assieme. Il batterista allontanò il bodiguard dalla reception e, nello stesso momento, Georg si recò dal banconista.
-Lavoro di squadra...-sussurrò il piastrato al batterista, che arrossì.
"Perchè ti diverti a provocarmi,Georg. Mi sento così debole in confronto a te. Ho bisogno di ogni centimetro che è tuo, da tanto, troppo tempo!" pensò tra sè il batterista.
-Allora,mi dice il problema?-
-Dunque:quando avete chiamato per la prenotazione io ho avvertito il vostro collaboratore della nostra non completa disponibilità. Lui non ne ha voluto sapere e ci ha detto di arrangiarci.Noi l'abbiamo fatto!-
-E quindi?-Troncò Georg.
-E quindi abbiamo prenotato 4 camere matrimoniali. Ad una aggiungeremo un lettino.-
-Ok. Va bene, non è una catastrofe; ci dia le chiavi, grazie.-
-Prego-
Georg tornò dai ragazzi.
-Allora ragazzi, sono state prenotate 4 camere matrimoniali!-
Diede un'occhiata a Tom
-Io non dormo con i maschi! L'unica alternativa è dormire con Bill! Almeno lui è mio fratello!- Se ne esce così il rasta, facendo sogghignare Georg.
Poi il bassista pensò e...
-Gustav, se ti va potremo stare assieme noi, tanto dovevo ridarti la rivincita alla play station!-
-O..ok,Georg-
Si imbarazzò, Gugu. E bravo il nostro bassista! Però, non si lasciava sfuggire l'occasione, eh?
Si avviarono i 4, lasciando due chiavi in mano a David.
-Io non ci dormo con voi...russate!- sbottò il manager.
"Non ricordo che nel tour bus di notte russino quei tre! Bah, Andy..? Dai, le cose cambiano" pensò nel frattempo il biondo.
-Bene!-
Una voce lo riportò alla realtà
-Spero che non sia un problema per te, se dormiamo assieme!-
-Nono figurati- "anzi mi fa piacere...ma che dico! Oddio ha 17 anni in piu di me." Andreas era sconvolto da quel pensiero....
Si avviarono verso gli ascensori, le porte si aprono. Mentre salivano, si creò un silenzio imbarazzante. La stessa cosa quando entrarono in camera, finchè lo squillo del cell di Andreas non li distrasse.
-Pronto?-
Era Vanessa.
-Ciao mortuorio, ma lo sai che quella Aschley è proprio simpa! Siamo diventate amiche, quindi non c'è più bisogno che io la faccia rodere d'invidia stando con te! Come avrai capito ti lascio! Peccato! Eri bravo a letto. Addio.-
E così, senza nemmeno lasciagli il tempo di replicare, staccò la chiamata.
-Andreas? Tutto Bene?-
-Mi ha lasciato...-
David vide Andy con gli occhi lucidi, ma anche un velo di soddisfazione. Sembrava un cucciolo indifeso, e sentì l'istinto di abbracciarlo. Lo fece.
-Ehi, non piangere, su...-gli disse, mentre l'altro affondava la fronte nell'incavo del suo collo e poggiava le mani sul suo petto. Si strinsero di più.
-Piango perchè i-io pensa-pensavo c-che lei almeno un pò mi amas-sse; perchè io con lei ho perso l-la verginità e-e per tante cose;ma anch-che perchè sono contento...perchè adesso posso amare chi voglio!-
Quelle parole, le ultime, fecero riflettere David. Prese il mento del biondo tra due dita e glielo alzò.
Avvicinò le loro labbra.
-Che stai facendo?-sussurrò il biondo.
-Hai detto di poter amare chi vuoi; prova ad amare me...-
Con questa ultima frase rese nulle le distanze tra loro. Fu un bacio casto, a stampo, ingenuo, temuto.
David lo sentì tremare tra le sue braccia. Si staccarono, ma restarono ancora abbracciati.
-Io non so ancora amare, Dada. Insegnamelo tu-
Un altro battito perso...
-Aiutami a volare-
Una supplica, ecco cos' era!
-Non voglio restare solo nel buio, ti prego...prestami le tue ali-
Le parole, al biondo, morivano in gola, per l'emozione. Nascose ancora una volta il viso sul manager, e lui, ancora una volta, lo strinse di più.
Andreas alzò il viso, e stavolta fu lui a bacare David. Con la lingua, chiese il permesso di entrare nella sua bocca.
Permesso accordato!
Il manager esplorò ogni centimetro di lui, ogni piccola parte del suo palato, poi delle sue labbra morbide, che sapevano di crema.
Tremava ancora, Andreas.
David lo spinse delicatamente sul letto a due piazze. Il cuore batteva in gola.
Fece stendere il biondo per poi fermarsi a contemplare la sua bellezza.
-Non sai quanto ho desiderato potermi specchiare nei tuoi occhi.-
Il biondo gli regalò un tenero sorriso, ma insicuro.
-Vuoi andare avanti? Sei sicuro?-
-Si.-quasi impercettibile.
Andreas arrossì visibilmente a quella risposta e David se ne accorse.
-Sei bellissimo...-
Il biondo si alzò sui gomiti per baciarlo castamente, poi lo prese delicato per il collo, e lo porto sopra di se.
-Sei sicuro?-
-Tu mi ami?-
-Si, Andy, ti amo. E tu?-
-Io non so ancora amare, ricordi?-
Il biondo incominciò a togliere la camicia nera ed aderente al manager.
-Dada...insegnamelo tu che vuol dire amare!-
E slacciò i jeans, che fece cadere, poi, a terra.
Nel frattempo, il manager aveva fatto lo stesso con lui.
-Aiutami a volare- sussurrarono assieme.
Si baciarono, ancora una volta; con più passione, però; ed anche meno incertezza.
Si tolsero i boxer a vicenda.
Si fermarono un attimo a contemplare l’uno il corpo dell’altro.
Andreas prese a baciare i muscoli accennati e la pelle colorita del manager, che intanto gli stava mordendo il collo.
-Vuoi?- Chiese David
-Ich will dich-
Lentamente, con la paura di fargli male, il manager lo penetrò. Dolcemente. Ma non servì. Lo vide inarcare la schiena in una smorfia di dolore ed è lì che ebbe l'istinto di uscire.
-Fermo!-gridò il biondo
-Cosa?-
-Ti ho capito...non uscire ti prego; tra un po’ andrà meglio-
Questa volta il più piccolo che regalò un sorriso rassicurante. David inizi a muoversi dentro al biondo e man mano il dolce viso di questo si rasserenò.
-Di più- Sussurrò, ormai abituatosi alla presenza estranea in lui.
David lo accontentò e...
-AH Si!...Ti prego non fermartii-
La voce roca del biondino, eccitava ancora di piu il più grande!
Continuò a spingere, sempre più...
-AAAAAH!-
...forte.
Anche Andreas iniziò a muovere il bacino verso di l'altro.
-dAAAAAvid...-
-AHAAAAAAaah..Ja?-
-Io...i-AAAAAAAHH...ti prego fermati un attimoAAh-
-Cosa c'è?-
Chiese. Delle lacrime spuntano dai due pozzi del biondo.
-Per te non è solo sesso, vero?-
-Ma che dici? Ehi...che ti prende?-
-Ho solo paura che per te io non sia niente...Cosa sono per te?-
-Fur mich?...liebe...-
-Cos'è "Amore", Dada?-
-L'amore è come una bolla di sapone: troppo fragile per poterci giocare! E tu sei esattamente come quella bolla...resterai tra le mie dita...e non scoppierai mai, te lo giuro!-
Un sorriso angelico si dipinse sul viso di entrambi....
-Vai...- sussurrò il biondo.
Ripresero a spingere entrambi, non ci volle molto che vennero, insieme.
-Ti amo, piccolo mio.-
Andy era troppo affannato per poter rispondere, quindi si limitò a sprofondare tra le braccia del suo Dada, che nel frattempo si era sistemato accanto a lui.
-Stringimi forte.-fece il più grande.
"Adesso so che vuol dire amare, ed è bellissimo" pensò sereno Andy.
-Dada..? Dormi?-
-Mhh. Si e no. Dimmi cucciolo-
-Da quand'è che mi ami?-
-Dalla prima volta che ti ho visto...ricordi? All'after-party...-
-Si!-
-Che fai?-
-Cancello il numero di Vanessa, ovvio.-
Quando disse ciò, un sorriso si dipinse sul volto del manager!
-Grazie Dada- gli sussurrò per non svegliarlo -ora so come volare, ho delle ali tutte mie...ma continuerò a desiderare le tue!-
Gli diede un bacio sulla guancia, si accucciò sul suo petto, e, finalmente felice, cadde tra le braccia di Morfeo!
Nel frattempo nella stanza dei poveri Saki e Brauni...
-Eh si', mi' nonno c'aveva 5 palle, era 'n flipper...-
-Saki? Ma adesso questo pure nel sonno parla?-
-Dormi Brà....ti prego!-

spero che piaccia....
 
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/°\SarettaJackson/°\
view post Posted on 5/8/2009, 18:22




Amò.. Io l'ho già letta nell'altro forum, (almeno fino a qui), ma come sai, non ho avuto l'opportunita di commentare.. Beh, come mio solito credo che commenterò con un sovraccarico di faccine.
:lol: :wub: :woot: :abbraccio: :bravo: :bravobravo: :yeah: :banana: :ye:
Bene, spero di aver reso.. ;-)
Via amò, ci si sente!!
Smack..
 
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*§chrei_pocho#
view post Posted on 5/8/2009, 21:39




madòòòòò....** amu graziee...ioi adoro i commenti versione faccine **....comunque se devo dare un anticipazzione del prossimo chappi con le faccine...io ci metterei quelle a banane....eheheh.....
 
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*§chrei_pocho#
view post Posted on 10/8/2009, 17:14




ecco quiiii...il 4 cappy!

Lieben und leben mit schlagsahne und schokolade!


I fievoli raggi del primo mattino facevan capolino dalla finesrta dell' ennesimo albergo dove lui aveva trascorso la maggior parte dei suoi anni,assieme ai tokio hotel.Era il più grande di tutti e quattro,ma lui si definiva il più vecchio.
Quando i devilish erano sfondati, diventando i tokio hotel,lui aveva già sedici anni: non sapeva se ciò era un vantaggio o era a suo sfavore.
Ovviamente,il fatto di essere più grande degli altri tre, lo aveva aiutato a rendersi conto in un modo più.... responsabile.....di cosa stesse accandendo attorno a lui.
D'altra parte c'era il fatto che aveva dovuto aspettare i sedici anni per trovare quel qualcosa di "stimolante" che non somigliasse nè a droga, ne ad alcool, mentre i gemelli, per esempio, dato che erano sfondati all'età di soli quattordici anni, avevano avuto la possibilità di vedere le cose in modo più spensierato. Lui invece no, non avrebbe potuto mai permettersi quel lusso perchè si era ripromesso di "proteggere" i suoi tre compagni da quel mondo che, per quanto potesse sembrare fico agli occhi dei suoi amici, per lui era pieno di tranelli e insidie. Non erano queste a preoccuparlo ma, piuttosto, il fatto che avrebbero potuto metere in pericolo la band, il rapporto che si era creato tra i quattro.
Fin'ora, nessuno, e niente, ci era riuscito, ma era sempre bene tenere gli occhi aperti.
Li voleva bene, e quel mondo non glieli avrebbe portati via!
Si ritrovò, ad un certo punto, a pensare perchè, se odiava tanto quel mondo, ci rimanesse dentro. A questa domanda però, non fece far seguito alle seghe mentali che aveva fatto poco fa, trovo subito una risposta: il suo basso.
Banale? No, più che comprensibile, se detta ad un musicista:anche se odiava il mondo della musica, non era detto che odiava la musica!.
Si distolse da tutti quei pensieri quando cominciò a farsi sentire un'odore di...
-Formaggio??- si disse incredulo.
Solo dopo questa constatazione notò che aveva dormito in terra, che era sdraiato su una varietà di patatine, e il sedere dentro an una grande ciotola con delle palline, appunto al formaggio!
Provò ad alzarsi,ma non ci riuscì.
Il motivo, una chioma bionda sul suo petto.
No! Tranquilli, non era Andreas....era Gustav!
Con suo sommo piacere si ricordò della serata trascorsa il giorno prima: assieme a Gustav era andato a comprare stuzzicherie varie in rosticcieria ed il goco Assassin's creed 2 per la Play station, e così tra risate, crocchette e rivincite i due avevano passato una serata quasi romantica.
Prese in braccio l'amico, stando attento a non svegliarlo, e lo adagiò delicatamente sul letto matrimoniale, coprendolo con delle lenzuola di seta bianco panna. Poi prese un cuscino e gli alzò di poco il capo per posizionarvelo sotto, facendo piano, ma non abbastanza da non svegliarlo.
-Gè- disse il biondo con la foce fievole ed impastata dal sonno- che ore sono?-
-Le cinque-rispose l'altro accanto a lui, anch'esso sussurrando per non disturbare il batterista.
-Ok, allora c'è ancora tempo per dormire...a dopo....-
-Dormi bene, Amore mio...- disse il bassista di rimando, ormai sicuro che quell' "Amore mio" Gustav non l'avesse sentito.
Si sdraiò accanto a lui, e cadde, ancora una volta, tra le braccia di Morfeo; non prima, però, di sentirsi cingere la vita in un dolce e caldo abbraccio.
I due, si svegliarono qualche ora dopo a causa del telefono dell'albergo sul comodino che squillava. Georg all'inizio non ne voleva proprio sapere di rispoondere, ma poi, quando notò che il cordeless era dalla sua parte del letto, e che l'amico lo chiamva da un buon quarto d'ora, si decise:
-Puttana Maremma, chi rompe i coglioni!!!!???-
-Georg!-lo rimproverò Gustav, divertito però.
-Ehm ehm...volevo dire....si? Pronto?-
-Sono spiacente di disturbare i sig.Listing e Schafer, ma avrei bisogno di sapere cosa prendono per colazione-
-Oh...certo-
-Chi è, Georg?-
-E' quel frocietto quarantenne della reseption, chiede cosa prendiamo per colazione.-
-Oh, beh....guardati intorno: l'abbiamo già la colazione; è avanzata un sacco di roba ieri. Non vorrai mica buttarla?-
-Oh, no!, Certo che no!-
-Mhh..-
-Ehm....pronto?-
-Si mi dica pure...-
-No, niente, arrivederci.-
E così il piastrato lascio con un palmo di naso il banconista, infischiandosene di quello che avrebbe potuto pensare.
Perchè, in fondo lui, anche se aveva tutti quei soldi, non aveva ma voluto fare lo snob, o il figlio di papà: a lui certi atteggiamenti erano antipatici e, a suo parere, mancavan di rispetto anche alle persone meno fortunate.
Intanto, il batterista, aveva preso da un cartone di pizza mezzo vuoto due fette di focaccia stracolme di provola e funghi, ed anche la ciotola con l formaggio che aveva avuto un incontro ravvcinato con il sedere di Georg, pensando alla frase detta dal bassista qualche ora prima.:"Buona notte, amore mio.".
Doveva saperne di più, ma con calma.
-Ma che è successo a questo formaggio?-
-Ed io che ne so?- fece il bassista, consapevole in realtà della sua malefatta.
-Mangiamo?-
-Ok!-
Georg addentò all'istante un pezzo di pizza, mentre l'altro lo guardava divertito, gustando a piccoli morsi la sua colazione.
In cuor suo, però, non era affatto divertito: amava Georg e doveva sapere se quel suo sentimento era davvero contraccambiato o se l'amico era già incosciente e nel mondo dei sogni quando aveva pronunciato quella frase.
-Georg? Devo chiederti una cosa...-
-Sai, non credevo che avesi mangiato della pizza con funghi alle otto di mattina....ah, si dimmi-
-Vedi...io volevo dirti una cosa che...-
-No, sul serio, secondo me, nemmeno gli americani, che hanno uno stomaco di ferro, si azzardano a farlo....-
-GEORG, CAZZO!!!! SE UNA FETTA DI PIZZA E' PIU' IMPORTANTE DI ME, DILLO E ALMENO RISPARMIO IL FIATO NO?-
-Ma, no, che dici Gugu...-
-NON CHIAMARMI GUGU, PORCA PUTTANAAA MI SONO ROTTO LE SCATOLE DEL TUO COMPORTAMENTO, HAI CAPITO? CAZOOOOOOOOOO.....SEI UNO STRONZOOO NON CAPISCI UN...-
Gustav era arrabbiatissimo, sembrava indemoniato e nei suoi occhi potevano leggersi tutta la frustazione, la disperazione, ma anche l'amore che provava verso l'amico.
Capì che non sarebbe mai riuscito a calmarsi avendolo inanzi agli occhi, cosi prese il cappello e fece per andarsene. Ma una voce, anch'essa dal tono molto irritato, lo fermò.
-LO VEDI CHE NON CAPISCI UN CAZZO?!!???-
Non poteva crederci: Georg, il ragazzo tanto tranquillo e dolce, che urlava come un pazzo.
A Gustav faceva quasi paura, soprattutto quando si avviò a passi veloci verso l'amico ancora con la mano sulla manglia della porta, immobile dallo stupore.
Il bassista lo prese per le spalle e lo sbatté contro la porta, costringendolo a guardarlo.
-Lasciami Georg, mi fai male- mormorò con un filo di voce il batterista.
Solo a quella supplica, il bassista si calmò.
-Si, scusa...-
-Lasciami Georg, mi fai male-
Solo allora Georg si accorse dello sguardo perso, vuoto e senza emozione che aveva l'amico
-Lasciami Georg, mi fai male-
Ecco! Non lo aveva fatto male fisicamente, quando lo aveva strattonato contro la porta, ma fin da quando gli aveva mostrato quel minimo di interesse nei suoi confronti, quando dimostrava di amarlo, ma che dopo cinque minuti sembrava non contasse più nulla.
Solo ora il bassista lo aveva capito.
Si sentiva una merda.
-Ehi, vieni qui, abbracciami-
Lo attirò verso di se, e a quel contatto Gustav tremò. Non fece nient'altro però.
Rimase immobile tra le forti braccia dell'altro ripetendo semrpre la stessa frase.
-Lo vedi che non capisci un cazzo?-
Questa volta, anche se la frase era la stessa di pochi minuti fà, Georg usò un tomo divertito, calmo e dolce...amorevole!!
Alzò piano il viso dell'amico, posando i palmi delle mani sul suo viso, carezzandolo e cercando il suo sguardo.
-Che stai facendo?- sussurrò Gustav.
-Ora basta giocare, Gugu. Così ti fai solo del male,ed io non voglio....è arrivato il momento di fare sul serio-
Per tutto il tempo del mentre pronunciava quella frase, Gustav era rimasto a fissarlo negli occhi: quegli occhi di ghiaccio che lo avevano fatto innamorare per la loro timidezza, ma che in quel monento erano così seri e decisi.
Il bassista, ancora con le mani sul volto del biondo, avvicinò i loro visi, e le loro labbra ovviamente, posandoci sopra un dolce e caldo bacio a stampo.
Gustav gli cinse i fianchi con le braccia e si strinse a lui, cercando, questa volta, un contatto più profondo.
Le labbra dei due si incontrarono per la seconda volta, più decise e consapevoli di ciò che stava per accadere.
La lingua del piastarto scivolò timidamente ad esplorare ogni centimentro della bocca del biondo, quasi cercasse di conoscerlo nel profondo.
L'altro invece lo stringeva forte a se, per paura che scappasse, o semplicemente, perchè fosse solo un bellissimo sogno.
Un lungo bacio passionale seguì i minuti che vennero dopo.
-Wow...- esclamò tra lo stupito e il divertito il bassista.
Come risposta l'altro gli sorrise: il sorriso più timido e dolce che Georg avesse mai vito sulla faccia della terra.
-Ti va di farlo?- chiese con timidezza, per paura di essere volgare, o quant'altro
-Ja.- Fu la semplice risposta del biondo, altrettanto timida e insicura-però prima vorrei dirti una cosa...sai non vorrei che fraintendessi....-
Georg perse un battitto. No...avrebbe davvero potuto essere solo sesso per uno come Gustav?
No di certo
-Ti amo.-.
-Amare...è la cosa più bella e pui dolorosa che esista. La piu pura e la piu sporca. La piu semplice e la più complicata cosa da fare...sei sicuro di provare tutti questi sentimenti per me?-
Il batterista annuì.
-Tu?-
-Si...e non potrei risponderti il contrario perche l'amore è come un malanno che all'improvviso ti scoppia nel cuore, e che, senza avvertimento può farti morire, senza dolore...non puoi decidere chi amare; devi farlo e basta. però....io sono stato fortunato!-
-Perchè?- chiese il batterista, come se non lo sapesse poi.!
-Perchè io mi sono innamorato di te. E non sarebbe potuta andarmi meglio.-
-Ti voglio, ora, quindi sbrigati:. In conclusione?- tagliò Gustav con fare seducente, mormorando all'orecchio dell'altro.
-In conclusione: si! Anch' io ti amo!- fece Georg divertito.
Un'altro lunghissimo bacio segui a quella risposta.
Gustav salì a mò di Koala sul corpo dell'amico, ormai amante, coprendogli il viso di baci e carezze.
Il piastrato non poteva far altro che rimanere estasiato, dinanzi al comportamento dell'altro: era incredibile secondo lui, quanto Gustav riuscisse a cambiare personalità da un secondo all'altro!
Georg, con ancora addosso quel gattone troppo cresciuto che gli faceva le fusa, si mosse verso il letto e vi adagiò l'amante sopra, poi si spogliò, non perchè non avesse voglia di fare i classici preliminari, cioè farsi spogliare, alternando carezze, bacini eccetera....ma soltanto perchè pensò che così avrebbe avuto più tempo per dedicarsi all'altro.
Gli venne da ridere a quel pensiero, furbo a suo parere.
Rimase in boxer, quindi.
-Perchè ridi?- ecco, appunto!
-Non lo so nemmeno io-
-Georg?...Voglio che questa sia la volta più bella della nostra vita,voglio venire nello stesso momento in cui lo fai tu, voglio semplicemente amarti con tutto me stesso...-
-Fallo, e basta!.-
Il piastrato decise che da quel momento le parole, le frasi d'amore, da quelle inutili a quelle sdolcinate, dalle promesse alle risatine, beh, tutto quello non sarebbe servito più dei fatti.
Prese ad accarezzare il petto del batterista, ancora coperto dalla maglietta, scendendo verso l'inguine.
Non avrebbe avuto nessun rimpianto, nessun rimorso, solo la consapevolezza di quello che stava per fare. Lo volevano entrambi, erano grandi e vaccinati per poter fare come e quello che volevano, come ogni adulto su questa terra.
C'era chi sceglieva di ascoltare il cervello, diventando così, freddo e razionale, ma assicurandosi un avvenire prospero o, almeno, generoso.
E c'era chi, invece, ascoltava il cuore, rischiando tutto, come ad una partita a poker: solo che lì avresti perso solo soldi.
Georg era convinto che, anche se avrebbe scelto la strada più facile, quella della testa, non sarebbe mai stato felice: in fondo, l'amore e il sentimento sono sensazioni che non si possono comprare nemmeno a oro colato!
-Il cuore mi batte forte Georg....senti...!-
Un altro splendido sorriso regalato al bassista, gli fece capire che si amavano profondamente.
Si, è vero, magari un giorno Gustav sarebbe diventato sempre più bello, diventando la sua croce e la sua stella, allo stesso tempo;
Forse l'avrebbe fatto soffrire, ma ora non gli importava perchè, appunto, era grande e vaccinato;
ed aveva il dovere e il diritto di rischiare tutto quello che voleva!
Lo baciò passionalmente, levandogli la maglietta, per esplorare finalmente, ogni centimetro del suo petto.
L'altro gemeva sotto il suo tocco: ci voleva passione con lui, Georg lo sapeva!
Forse era anche per questo che lo amava: con lui bisognava lavorare di cuore!
Gustav lo attiro a sè, per poi catturare le sue labbra in un dolce bacio, facendo incontrare le lingue, per poi allontanarle, ma solo per il semplice piacere di rincontrarle...
-Grazie...anf....di esistere!- sussurrò con il respiro spezzato dalla lussuria.
Il bassista continuò il suo lavoro, andando a sbottonare i pantaloni per poi sfilarglieli gentilmente, senza mai perdere il contatto visivo:
per lui era fondamentale!
Con un colpo di reni, il batterista, poi, ribaltò la situazione!
Ora si trovava lui sopra alla persona che amava: ed era
-Bellissimo! Sei stupendo....- fu tutto ciò che Gustav riuscì a dire dinanzi allo spettacolo che gli si parava davanti!
In fondo, non era così difficile amare, trovare una persona che amasse, si, ma a modo suo.
Lui voleva un amore che non sapesse nè di regali, nè di cioccolato, nè di favole!!, ma solo di passione, che ardesse in una fiamma eterna.
Georg.
Semplicemente, lui era tutto questo.
Percorse il suo corpo, bianco, e da muscoli meno marcati rispetto ai suoi, formando una dolce scia di baci, sfiorando la pelle con le sue labbra morbide, e facendo quindi gemere il bassista sotto il suo tocco.
Raggiunse l'elastico dei boxer, bianchi, stranamente.
Morse l'indumento, come per levarlo, ma esitò. Alzò il capo per ottenere la conferma a quello che stava per fare. L'ottenne e, allora, continuò.
Si tolsero definitivamente, a vicenda, l'unica "barriera" che divideva le loro intimità, rimanendo stupiti e affascinati l'uno delle doti dell'altro.
Il biondo non esitò, ma senza avvertimento, ad accogliere il membro del bassista tra le sue labbra.
Questi,come risposta, gli regalò
-AAAAhh....oh,goott!- un grandioso urlo di piacere.
La lingua del biondo cominciò a vagare sulla pelle del sesso del compagno, facendogli provare grandi brividi di immenso piacere....
-Ti pre...mmhh..jaa..più VELOCEEE-
Nemmeno il tempo di parlare, che il batterista tanto "ingenuo"s'era dimostrato una vera "furia" divorando l'amico.
Ormai Georg stava per venire, Gustav lo intuì e si fermò...per sfortuna dell’altro, proprio sul più bello!
-Anf, anf...pe...perchè ti...-
-Perchè? Ma come? Già l'hia dimenticato quello che ti ho detto prima?- domandò con la voce roca, il biondo.-Voglio che questa sia la notte più bella della nostra vita,voglio venire nello stesso momento in cui lo fai tu, voglio semplicemente amarti con tutto me stesso...-
Sorrise, l'altro...
-Va bene- sussurrò subito dopo.
Attirò Gustav a se e si posiziono sopra di lui.
-Vado?- chiese
-Vai- gli fu risposto
Georg scivolò delicatamente in lui, consapevole del fatto che gli avrebbe fatto male.
Il biondo cominciò a respirare affannosamente, pronunciando parole sconnesse, sillabe incomprensibili e gridolini di dolore, che però, Georg, puntualmente, copriva con dolci e amorevoli baci.
Pian piano il dolore scomparve, facendo posto al piacere.
-Di più...Georg, avanti, voglio sentirti in me...di più...- le parole ormai, un pò per l'emozione, un pò per il piacere, morivano in gola ad entrambi.
Il bassista cominciò a spingere sempre più forte, mentre l'altro, in tanto, aveva cominciato a masturbarsi, gridando il nome dell'amante.
Allo stremo, vennero, e Georg si gettò di peso sul biondo, che gli prese, per l'ennesima volta, il viso tra le mani e, sussurrando il "ti amo" più infantile e sincero del mondo, lo baciò.
Quella mattina, frasi dolci , baci e carezze, non si poterono contare...inoltre, dovevano ancora recuperare quelli di tutta una vita, quelli non detti!
Ma c'era tempo, tanto tempo....
Chissà....magari tutta la vita?
 
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*§chrei_pocho#
view post Posted on 28/8/2009, 21:02




ciao a tutte!!!!!
posto il 5 cap, anche se è un po corto....
scusate ma in questo periodo no ho voglia di scrivere, mi sento un po depressa.....comunque!
grazie a tutte voi che commentate, ma anche a quelle che leggono solo...(perchè ce ne vuole di pazienza a leggere una cagata cosi.....)

buona letturaaaa**

Lieben und Leben mit schlagsahne und schokolade!

CAPITOLO 5


-Tom, devo dirti una cosa importante-
-Cosa?-
-Ti amo!-
-............-
-Di qualcosa, ti prego!!-
-Mi fai schifo!! come cazzo puoi amarmi Bill? sono tuo fratello!!!!-
-Tomi..-
-Non chiamarmi così Bill!!!.Hai toccato il fondo, Addio!-

-Tooooooom...ti prego Toooooomiiiii, noo....-
-Bill? Bill sono qui...piccolo? Ti prego Bill, svegliati!!-
Il moro si svegliò di scatto. Aveva le lacrime agli occhi.
-Tom! Sei qui!- disse gettandosi tra le braccia del gemello.
-Non è niente cucciolo, solo un incubo, tranquillo.- disse sorridendo il più grande. Gli diede un bacio sulla fronte, e fu allora che si accorse di quanto il gemello scottasse.
-Bibi? Stai bene? Scotti.-
-Tomi...gira tutto...-sussurrò il più piccolo.
Provò a sciogliere l'abbraccio, accorgendosi che Bill, effettivamente, stava male.
Il biondo lo sentiva debole, tra le sue braccia.
Provò a squotrerlo.
Cme risposta il gemello, storse gli occhi all'indietro, chiudendoli, per poi svenire.
-Biiiilll??? Bill, non fare scherzi....Bill, lo so che stai giocando!!! Bill, apri immediatamente gli occhi!!-
Tom sperava che quello di Bill fosse solo uno stupido scherzo, ma , in fondo, sapeva che non era così.
Venne colto dal panico.
Poi prese il cellulare del gemello, sul comodino, e con fretta e il cuore in gola compose il numero dell'amico: Georg.


"I'm staring at a broken door
There's nothing left here anynore,
my room is cold
it's making me insane....."
-Georg?? Tesoro, il cell ti squilla.-
Le dolci note di monsoon rieccheggiavano in tutta la stanza, ma il bassista dormiva beato come un bambino.
Gustav schiaccio il bottone verde del Momo Design e un Tom spaventatissimo non gli diede nemmeno il tempo di dire "pronto?"
-Georg!! Per fortuna! Corri, Bill sta male-
-Come sta male?-
-Gustav, ti prego corri...non so che fare-
-Ok arrivo, non ti agitare-
Il batterista chiuse la chiamata, mentre sensazioni spaventose riempivano il suo cuore, come accaduto poco prima al chitarrista.
-Georg!!! Svegliatiii!- gli urlò mentre cercava un qualcosa da mettere.
-MMhhhh....fammi dormireee-
-Per l'amor del cielo Bill sta male, muovitiiii-
-Bill!?-
Bastarono quelle parole per destare il bassista che seguì Gustav,che già correva per i corridoi dell'hotel, non curandosi nemmeno del fatto che fosse in boxer.
-Avviso Andreas!- disse affannato Georg, mentre correva.
Il batterista invece, si diresse col cuore in gola, nella stanza dei gemelli.

-TOM! APRIMI, TOM!-
Il chitarrista corse ad aprire la porta all'amico, che si getto su un Bill, privo di sensi.
Controllò il polso, constatando, che, anche se fievole, il battito cardiaco c'era. Sollevò le gambe del cantante, gli spruzzò acqua in viso, fece tutto ciò che si era solito fare ad una persona per farla rinvenire quando sveniva.
Niente.
In quel momento feceri iruzione nella stanza Georg, Andreas, David, Saki, Brauni e perfino Tobi!
-Biil?? BIIL?- il batterista provava a chiamarlo, ma niente....
Allora David si fece avanti, cercando di stare, o almeno sembrare , calmo.
-Saki, Brauni e Tobi, chiamate i camion con i soppalchi, con i pezzi del palco e tutto lo staff, avvisate che i 4 prossimi concerti sono annullati. Gustav, chiama un'ambulanza, Georg, vestiti e chedi allo staff dell'hotel di far sgomberare le fan presenti fuori, non deve sapersi niente, Andreas corri a chiede se l'hotel dispone di un medico, Tom....-
Il manager si accorse di quanto il chitarrista fosse spaventato.
-Tom...vieni qui...-
Quel Tom sempre sicuro di se, tanto ottimista, orgoglioso, e mai impotente di fronte alle situazioni era scomparso in men che non si dica.
Si lasciò abbracciare, in cerca di conforto da manager, che anche lui, in cuor suo aveva paura, ma non lo dava a vedere, doveva restare calmo, almeno lui o nessuno dei ragazzi avrebbe trovato la forza per reagire.
Fuori, un'ambulanza, sfrecciava sull'asfalto bagnato delle strade di Stuttkard.

ps. non uccidetemi
 
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le.mucose.on.the.road
view post Posted on 4/9/2009, 11:34




brava! ma qnt scrivi??? XD ti paice, vero?
 
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*§chrei_pocho#
view post Posted on 8/9/2009, 14:35




zizi...xd

Lieben und leben mit schlagsahne und schokolade

CAPITOLO 6

Due giorni.
Erano passati già due giorni dalla corsa in ospedale.
Nella testa di Tom, come in quella degli altri, balenava solo un pensiero: Bill.
Il piccolo Bibi, tanto indifeso agli occhi degli altri, ma in quel momento tanto forte, da riuscire a lottare contro il coma.
Tom chiuse gli occhi, ormai troppo stanchi, rassegnati anch'essi.
Le immagini, i ricordi si facevano spazio tra i suoi pensieri, prepotenti e imponenti. Uno in particolare, il più fresco, il più doloroso...

Flashback

"Cosa stavano facendo a Bill?
Tanti aghi venivano infilati nelle sue deboli braccia, tante macchine venivano collegate al suo corpicino esile.
Tutti si davano da fare, medici, paramedici, infermieri, pensando piu al fatto che qualcuno li avrebbe ricompensati per aver salvato la vita al prezziosissimo cantante dei Tokio hotel.
Si voltò cominciando a camminare piano lungo il corridoio di quella strttura bianca.
Sentiva Gustav chiamarlo ma non si girò, perchè avrebbe significato dover rivedere la persona che amava, in condizioni disastrose.
Per colpa sua.
A quel pensiero, calde lacrime cominciarono a scendere dai suoi occhi mielati. Un forte senso di colpa s'impossessò del suo corpo e della sua mente provocandogli forti capogiri.
-Tom?-
-....--
-Tom, ti prego, reagisci, andrà tutto bene.-
-No...-
-Ma certo!!!!!!Bill è testardo, vedrai, vincerà qualsiasi cosa abbia. Tom, andrà tutto bene, tuo fratello ha una vita davanti, e la vuole trascorrere con te!! Non ti ha nemmeno detto "Ti amo"...e, credimi, mi ci gioco le palle che non se ne andrà da questo mondo finchè non te lo avrà detto!!!!!!-
Quelle parole lo sollevarono molto.
Alcune persone dicevano che i Tokio hotel erano stati costruiti a tavolino. Non immaginavano nemmeno quanto si sbagliassero. Tante cose non le sapevano!
A prima vista, il rapporto tra Gustav e Tom, poteva sembrare freddo e distaccato, ma si sbagliavano. Questa, per esempio, era una delle cose che la gente non sapeva. Loro avevano uno splendido rapporto, e di questo Tom ne era felice, soprattutto in quel momento.
Il batterista tirò a sè l'amico, stringendolo il pù forte possibile, come a volergli trasmettere la sua forza.
-Il signor Kaulitz?-
Il cuore del rasta cessò di battere per qualche minuto.
Poi, il suo sguardo cadde su quello di David, che lo guardava con un mezzo sorriso, ma affatto sforzato. Allora pensò che le cose non andavano tanto male. David aveva già parlato con il medico.
-Si, sono io.- disse più tranquillo.
-Sono il Dr. House, mi occuperò di suo fratello.-
Annuì debolmente.
-Posso farle alcune domande? In verità, servirebbe farle anche ai suoi colleghi se è possibile. Mi serve il suo consenso, questione di privacy...-
-Ma certo-
Se ne sbatteva della privacy....avrebbe voluto dirglielo, ma lasciò correrre.
Giunti nello studio, Andreas, Georg, Gustav e Tom si accomodarono su delle poltrone. Il chitarrista avrebbe voluto sprofondarci dentro.
-Allora!- sbottò il medico.-mi dispiace dirvelo così, ma suo fratello ha ben 6 urcere!! Ma non è questo il problema, purtroppo. Come ben dovrebbe sapere, le urcere sono le cause del troppo stress. Suo fratello è in coma, e si suppone che questo dpenda dal fatto che lui abbia una grande ansia dentro di se!
Un normale nervoso, si sarebbe riversato sul sistema nervoso, avviando la formazione di una settima urcera, ma ciò non è accaduto. E' grave, anche perchè è stata proprio quell'ansia accumulata che ha fuso il cervello a suo fratello.-
-Cosa avete intenzione di fare!?- sbottò Georg. Non aveva mai amato i giri di parole, e, in quella situazione, li odiava ancora di più.
-Ci serve il consenso di sua madre, o almeno di un parente, per operare suo fratello ed esportare le urcere.-
-Questo lo sveglierà dal coma?- dopo un tempo infinito, Andreas si era deciso ad intervenire.
Era preoccupatissimo per l'amico, ed ora che David, perdipiù, non era con lui, si sentiva ancora peggio.
-No, purtoppo. La questine del coma dipende tutta dalla forza di volontà di Bill.-
-Ma..non possiamo fare niente noi?- chiese il chitarrista, speranzoso.
-Si! Una cosa c'è...dovete parlargli, e sperare che lui vi senta...invogliatelo a svegliarsi e....ops! Il mio turno è finito....ci si sente!-
-Cooosaaa? ma non può lasciarci così!!!!!- sbottarono tutti insieme.
-Si che posso! Non sono un vostro fan!-
E con un ghigno, House se ne andò.
I ragazzi avrebbero dovuto arrabbiarsi per il comportamento.
Ma non lo fecero; erano troppo felici di sapere che Bill, più o meno stava bene.
Se sarebbe davvero bastata la sola forza di volontà, allora Bill era praticamente salvo..."

Fine Flashback

-Toom? Tom?...-
Andreas entrò nella stanza dell'albergo, dove ormai si erano stabiliti, aspettando che Bill guarisse.
Tom sembrava non sentirlo, era completamente immerso nei suoi pensieri. Solo quando sentì una mano sfiorargli ripetutamente il volto aprì gli occhi.
-Andy...-
Il biondo gli sorrise.
-Ja?-
-Bill guarirà.-
-Si Tom, certo che guarirà....-
Il biondo si chinò sul letto, sfiorando le labbra dell'amico con le sue.
Tom fu colpito da quel gesto: che Andreas fosse gay? Forse, ma adesso non era uno dei suoi primi pensieri.
-Andy, mi accompagni da Bill? Non voglio andarci da solo...-
-Ok- sorrise -ero venuto io a dirtelo!!!!-
Anche Tom sorrise. Il suo primo sorriso, sincero, da quando Bill era stato male.
-Danke- sussurrò in direzione dell'amico, già avviatosi alla porta.
-Cosa?-
Tom scosse la testa, accellerando il passo per raggiungere il biondo.
-Dobbiamo passare da Ge e Gus, per dirgli che andiamo...-
-Si!- disse Andreas, poi rise -Spero solo che non sia il momento sbagliato..- rise.
-Che vuoi dire?-
-Maaaaaaah...nientee....-
-No! Avanti, ormai hai cominciato, ed ora finisci!-
-Ok, ok...però tu non dire niente...alloraaaaaa...David...mi ha detto...-
-Non puoi parlare senza andare a rallentatore????- fece Tom esasperato, premento il bottone per chiamare l'ascensore
-Gus e Ge stanno insieme!!!!- disse il biondo tutto d'un fiato.
-COOOOOOOOOOOOOOOSAA?????? e me lo dici così??....ma stai scherzando o fai sul serio???...Ma vaaa....Georg non può essere gay..-
-E chi ha detto che lo è? Io ho detto solo che sta con Gustav!...Cioè...ama solo lui, non prova attrazione fisica per gli altri ragazzi, ma solo per le ragazze!-
-Si, però, se sta con Gustav, che è un maschio, allora è gay.!-
-No!!!! Nemmeno io lo sono....-
Andreas si pentì di quell'ultima frase.
Tom, invece, era spiazzato; dopo un po arrivò l'ascensore, i due entrarono, e premettero il pulsante per il piano della camera degli amici.
-Ehmmm...Andy?-
-Si?-
-Che intendevi prima con "Nemmeno io lo sono"?-
-..........-
-E dai! Lo sai che a me puoi dire tutto!-
Il sorriso sincero di Tom convinse il biondo ad uscire allo scoperto.
-Ok...però....beh, ecco, però devi sapere che io penso che l'amore non ha età, che non puoi decidere di chi innamorarti, succede e basta! Quindi non mi importa se lui è grande di me-
-Lui?-
-Si....- mormorò il biondo, arrossendo.
Tom se ne accorse, allora gli alzò il viso per far vedere all'amico tutta la contentezza che aveva egli occhi, a sapere che aveva trovato un nuovo amore.
-E io....- disse poi - per caso lo conosco?-
Andreas annuì. Poi si fece coraggio e disse:
- Tom, è Dada-
Il chitarrista pensò di aver capito male.
-Dada? Quel Dada? Insomma...David?- fece incredulo -Ma ha 17 anni in piu di te!!!!!!-
Andreas pensò che Tom fosse contrariato dalla cosa, ma non era così.
-Non mi importa!-
-Lo so- Tom sorrise- vi auguro tutta la felicità del mondo- e prima che le porte si aprissero schioccò un bacio sulla chioma biondo platino dell'amico.
Ultimamente, pensava Andy, da quando l'amico si era inamorato del gemello, era più dolce e comprensivo. Forse era la volta buona che Tom si inteneriva!
Rise a questo pensiero.
Georg e Gustav avevano lasciato un biglietto fuori la porta: sarebbero tornati per cena.
I due amici si avviarono, e, arrivati in ospedale....
-Signor Kaulitz!- disse correndo verso i due un'infermiera- suo fratello è...-


allora...siccome mi da fastidio postare una ff e poi lasciarla, anche se non legge nessuno, finisco di postare....
ecco il prossimo cappi!!!!!^^
 
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*§chrei_pocho#
view post Posted on 11/9/2009, 14:28




buona lettuuuuuuuuuuuura!!!!!!!
Lieben und leben mit schlagsahne und schokolade!

Capitolo 7

Correva per i corridoi dell'ospedale a perdifiato.
Andreas dietro di lui, mentre trafficava con il cellulare per contattare il suo Dada, Georg e Gustav, tutti e tre non molto lontani dagli ospedali.
Non ci vedeva molto bene, aveva le lacrime agli occhi, e allora cercava solo di seguire la sagoma non ben distinta, davanti a lui.
A metà strada un' altra infermiera lo fermò.
Prima di vederlo dovevano concludere le ultime analisi...
Una mezz'ora dopo circa, arrivarono gli altri tre.
Andreas corse ad abbracciare il suo amante, liberandosi di quelle lacrime che, fino a quel momento, aveva tenuto dentro.
-Shh...è tutto ok, piccolo, non è niente...-
Come risposta il biondo affondò il viso nel petto del manager, stringendolo più forte.
Tom osservava la scena
A ogni sguardo, si rendeva conto sempre di più quanto era stato stronzo a non restituire ad Andy, Georg e Gus, ma soprattutto a Bill, tutto l'affetto che aveva ricevuto.
Lui, troppo preso a fare la parte del duro, a divertirsi e spassarsela con donne sempre diverse (questo però solo prima di innamorarsi di Bill), per accorgersi di quanto i suoi amici tenessero a lui.
Per tutto questo si sentiva una merda.
-I signori possono accedere alla camera, se desiderano.-
Tutti si voltarono verso l'infermiera
Commossi, tutti tranne Tom, che si fiondò nella camera.
I Ragazzi lo seguirono, ma, prima che potessero entrare nella stanza, si innalzò nell'aria un grido disumano....
-BIIILLL TI AMOOOOOOOOOOOOOOOO-
Il moro, che era sovrappensiero, sobbalzò di brutto a quelle parole, voltandosi incredulo verso il gemello
Seguirono gli sguardi imbarazzatissimi degli altri tre.
Si! Certo che Bill, stava bene!!
-Tomi...- il moro riusci a dire solo questo.
Tom saettò sul suo letto, baciandolo con foga
Lacrime contenenti tutta la frustazione accumulata in quel periodo, nascevano dagli occhi di entrambi, per poi morire tra le labbra unite dei gemelli.
La lingua del biondo esplorava ogni centimetro della bocca del gemello, per poi andare a mordergli le bianchissime labbra quasi violacee, a causa delle troppe medicine.
I presenti, si limitavano a osservare la scena, commossi.
Perfino dagli occhi ghiacciati del bassista, sempre fermo e impassibile, spuntò una lacrima che l'amante andò a raccogliere con un bacio, mentre essa percorreva la guancia del piastrato.
I gemelli si staccarono.
Nel frattempo Andreas aveva smesso di piangere
Tom lo sostituì.
L'armatura di ragazzo tanto forte e duro, vacillò in un istante, rotta dal caldo abbraccio del moro..
-Bill, perdonami, è tutta colpa mia-
-No, non è vero.-
-Avrei dovuto dirtelo, è solo che...-
-Ehm, ehm....-
Qualcuno si schiarì la voce, leggermente spazientito.
-David!- lo rimproverò l'amante.
-Ma vanno avanti da ore!!!!- sbottò il manager
Tutti risero, finalmente.
Gustav si avvicino al frontman, ancora tra le braccia di Tom, schioccandogli un bacio sulla fronte.
-Bentornato, cucciolo-
Poi, quasi istintivamente, guardò Tom: in principio si era pentito di quella frase, il batterista, pensando che Tom fosse geloso; ma come risposta ricevette solo un sorriso sincero dall'amico.
Poi toccò a Georg e Andreas.
David, invece esitò a mostrare il minimo d'affetto al moro, dandogli una pacca sulla spalla.
Il malato lo guardò sconcertato:
-David Jost!!! Esigo che tu venga immediatamente qui ad abbracciarmi!!!-
-Coosa??? Oh, avanti Bill, ho la mia dignità, io!-
Ovviamente scherzava.
Si avviò verso il letto del front-man, abbracciandolo.
Bill ne approfittò, stampandogli un bacio sulla guancia.
-Bill!!- lo sgridò il manager
Subito dopo si intenerì:
-Sei una brutta testa di cazzo pidocchiosa!- GLi disse carezzandogli i capelli -...Mi hai fatto preoccupare da matti...-
Sussurrò il manager all'orecchio del moro.
-Davvero?- chiese incredulo, ma felice di quelle parole.
-Certo!! Se saresti morto, io mi sarei dovuto prendere la briga di cercare un nuovo cantante!-
-Ma...ma...ma come ti permetti brutto insensibile!!!-
Ovviamente il David scherzava
Bill lo sapeva.
Tutti scoppiarono nuovamente a ridere.
Tranne Tom, che era incantato a fissare con occhi ancora lucidi il suo grande amore.
Andreas, che aveva scoperto poche ore prima in ascensore, il lato dolce del chitarrista, pensò che fosse stato meglio lasciare soli i due.
-Ragazzi! Che ne dite di andare a comprare cinese?-
-E voi-sbottò Bill offeso- volete davvero lasciarmi qui, a mangiare quello schifo bollito che preparano, mentre voi vi ingozzate come maiali? Sono indignato!-
-Ooh..ma certo che no piccolo! Lo portiamo qui e mangiamo tutti insieme!-
-Ok Andy, allora ci sto!-
Il moro sfoderò uno dei suoi sorrisi, quelli da far sciogliere anche il cuore dell'uomo più cattivo e meschino del pianeta!
-Tom?- s'intromise Georg- tu resta a far compagnia a Bì, noi torniamo fra...-
Prima che il piastrato potè finire la frase, la porta si spalancò violentemente....
-AHOOOOOOOO....A' LI' MORTACCI TUAAAAAAAA!!!!-
Tobi, ovvio!
-Ciao Bill, come stai?-
Chiese Saki entrando nella sala, seguito da Brauni che disse contento:
-Bill! Sei vivo- e corse ad abbracciarlo.
-E ce credo, Bill!!! c'hai dù occhi neri che se te metti a masicà er bambù te protegge er WWF! Minchia, ma come cazzo sei messo? Se te vede la morte, se gratta!!! Ce credo che stai ancora vivo!-
Georg e David se la facevan sotto dalle risate, mentre Saki guardava di storto il collega.
-Andiamo voi tre!- sbottò il batterista, vedendo il rasta ansioso di essere solo con Bill- dovete scortarci al ristorante cinese, sennò non torniamo vivi in ospedale!-
Detto questo, tutti si avviarono, lasciando Tom e Bill finalmente soli.
Tra i gemelli cominciò una gara di sguardi, interminabile.
Alla fine però, fu Bill a prendere parola:
-Ma come? Non mi dici niente?-
-II...io non lo so....non so che dirti...-
In verità ci sarebbero state tante cose da dire a Bill, ma Tom constatò che quello non era il momento adatto.
-Tomi? Beh ecco...Quello che hai detto prim-
-Ti amo Bill: e non è un' amore fraterno, ma molto di più! Bill, sapevo che tu provavi lo stesso per me, l'ho sempre saputo.-
-Ma allora perchè non me lo hai detto?-
Tom esitò a quella domanda, ma poi si ferce coraggio, cercando di tirar fuori tutti i suoi sentimenti.
-Perchè...perchè tu sei così puro, e invece io sono stato con persone che nemmeno conoscevo; ma Bill credimi, non l'ho fatto per divertimento o quant'altro, lo facevo perchè non volevo ammettere di amarti: e questa credo sia stata la cosa piu stupida che potessi fare. E' stata tutta colpa mia se tu ti sei ammalato, se hai sofferto, è stata colpa mia di tutto! Poi mi sono accorto di non poter reprimere i miei sentimenti per te, e così ho parlato con Georg, che mi ha detto della tua chiaccherata con Gus, e io allora non sapevo come fare e....e....-
-Tom? Tom, calmati...-
Il rasta parlatva tutto d'un fiato, non tralasciando niente, però:
-Bill. Ascoltami: non è affatto un capriccio quello di amarti. Io sono davvero stregato da te; quando ti guardo, mi perdo nei tuoi occhi, e si, lo so, è da maniaco, ma immagino di fare l'amore con te, di sfiorarti, di sentirti dentro di me, ascoltare i tuoi gemiti, la tua voce che mi sussurra "ti amo"...nei miei sogni è sempre tutto così bello, ma poi quando al mattino mi sveglio, sembra tutto così impossibile, tu sembri impossibile, irraggiungibile; e allora mi dico che forse sarebbe meglio farla finita, perchè, si Bibi, morirei se solo tu lo volessi...beh...questo è tutto; ecco perchè non ti ho detto niente. Non sono degno del tuo amore, Bill, di questo ne sono consapevole. Ma sono consapevole anche del fatto che potrebbe essere pericoloso, per me e te, e io non voglio che ti accada niente.-
-Beh Tom....se non morirò per mezzo della legge, allora lo farò per colpa dei nostri cuori.-
-Non capiso....-
-Tom! Questa situazione mi sta uccidendo dentro.-
Per tutto il tempo che avevano parlato, si erano guardati negli ochhi, ma mai nel modo con cui stava guardando ora, Bill a Tom.
Il moro cercò di sintetizzare la cosa in due parole.
-Tomi, amami...-
Il rasta sgranò gli occhi: il cuore gli batteva a mille, la testa gli girava, ma era tutto così perfetto.
Si sorrisero.
Poi, senza dire niente, Tom si tolse le scarpe, andando a chiudere prima la porta a chiave, per poi intrufolarsi sotto le coperte con Bill.
Non voleva fare l'amore con lui, pesava fosse ancora troppo debole.
-Vieni quì- sussurrò al cantante, a braccia aperte.
Quest'ultimo obbedì.
Rimasero così, per una buona decina di minuti Bill sul petto di Tom, ad ascoltare i battiti del suo cuore, immersi nell'assoluto silenzio.
-Sei così dolce...- sussurrò il biondo.
Come risposta, il moro lo baciò.
L'ennesimo bacio, dolcissimo anch'esso, caldo, ma ancora timido: su quest'ultimo punto avrebbero fatto pratica!
Si sorrisero, mentre il moro affondava le mani nei biondissimi rasta dell'amante:
-Wow...- esclamò- non sembri quasi vero, sai Tomi?-
-In che senso?- chiese l'altro, mentre lasciava una lunga scia di dolci e umidi baci, sul collo dell'amante.
-Non lo sò!...Insomma....sei biondo come il grano.; i tuoi capelli sembrano delle spighe dorate; e poi quando ti guardo, il tuo sguardo, insomma, è così profondo, sembra glassa al miele- s'interruppe, per poi soffocare una risatina- non so nemmeno se esiste la glassa al miele!!!-
Anche Tom rise.
-Non lasciarmi mai- concluse il moro, prima di tornare a baciare il gemello con tanta foga.
Aveva una voglia maledetta di farlo, Tom lo sapeva, ma non avrebbe ceduto alle avance dell'altro per nulla al mondo: lo faceva per il suo bene...
Le mani del giovane malato percorrevano vogliose il corpo dell'altro, che aveva cominciato a sudare freddo.
-Avanti Tom....dillo che vuoi scoparmi...-
-Si Bill, ma non ora!!! Sei debole, non so se sia il caso, e poi tra poco arriveranno gli altri-
Come risposta, il maggiore ricevette un sonoro sbuffo, accompagnato da un cucciolotto super imbronciato.
"Dolcissimo" pensò il rasta, poi gli venne un idea...
-Bibi...io ho detto solo che non possiamo fare quello...però...altre cose....magari....-
-Che intendi direeee..mhh...-
Una mano furtiva era entrata nei boxer del cantante, facendolo gemere.
-Aaah...T...toom..-
-Shh...sta zitto, però!- e così dicendo gli tappò la bocca con un bacio.
Il rasta fece sdraiare il gemello, ormai eccitatissimo, lasciando caldi baci su tutto il suo corpo.
Arrivò al suo membro , stupendosi dell'effetto che aveva fatto. Un sorriso compiaciuto gli si stampò in volto.
Le mani di un Bill voglioso, intanto, erano andate a posarsi sulle "spighe dorate" del fratello, affondandoci dentro, spingendolo verso il suo intimo.
Tom ci strusciò il naso su, con un tocco tanto leggero da far salire al moro il sangue alla testa
-TOOM!!!! non ne posso più...aah..sbrigati...-
Non se lo fece ripetere due volte:
Comincio a posare caldi baci su tutta la lunghezza del cantante, alternando piccole carezze con la lingua umida e bollente, come l'intimità dell'altro;
solo il piercing al labbro di Tom faceva contrasto con tutto quel calore, provocando a Bill un eccitazione maggiore, e facendolo gemere più forte.
Senza preavviso, il biondo accolse Bill dentro di se, ma senza perversione, anzi, con una dolcezza che mai si sarebe attribuita a Tom Kaulitz!
-Tom...oh g...gooott!!-
Il chitarrista cominciò a percorrere la lunghezza dell'altro alternando la velocità, cosa che faceva andare in estasi il gemello. Bill ormai non riusciva a spiccicar parola, boccheggiava ad occhi chiusi, sognando perversioni col fratello.
L'altro intanto aveva aumentato il ritmo, nessuno ragionava più ormai, da tanto tempo!
Bill venne e Tom ingoiò tutto il suo rilascio, caldo e proibito...
Il biondo risalì sul corpo dell'altro, ancora in estasi, preso dall'orgasmo.
-Bill? Stai bene?- chiese preoccupato
-Ohh...jaa...Tom, promettimi che me lo rifarai...-
-Muahahahah.....Bill!-
-Sul----sul serio..-
-Ok, ma ora riposati.-
E detto ciò il rasta posizionò il gemello sul suo ventre, abbracciandolo stretto a se, come se avesse paura che scappasse.
Era incredibile, secondo Bill, quanto la personalità dell'altro riuscisse a cambiare così rapidamente; ma ora niente aveva importanza, tranne che Tomi..., e, cullato da quei dolci pensieri, si addormentò.

-Bibi?? Psshh...cucciolo? Sveglia, è arrivata la cena-
Qualche ora dopo che Bill si era addormentato, Georg Gustav e Andreas, fecero ritorno.
-Tomi? Amore mio, ma allora era tutto vero?- chiese con la voce impastata dal sonno -non era solo un sogno-
-Hihi...no piccolo, non lo era- lo rassicurò l'altro strusciando i nasini perfettamente uguali
-Su, alzati, sono arrivati gli altri-
Bill si sollevò a sedere, posando lo sguardo su un tavolino dove c'erano ramen, involtini primavera, e, ovviamente sushi!
-Ehi!! Se non vieni subito a mangiare finisco tutto io!-
-Arrivo Gugu.....ma tanto- lo stuzzicò il cantante- non lo faresti mai, mi vuoi troppo bene, per lasciarmi morire di fame- disse, mentre si sedeva a tavola.
-E chi te lo dice!! Si che lo farei, per il bene della band! sono il batterista io, mi servono forze-
-Già!- sbotto David- proprio un bravo batterista!, sai però, Gus, saresti ancora più bravo, se suonassi veramente, al posto di fare solo finta!!-
-OOOh.....senti senti....-
-Andi!!!!! Non ti ci mettere anche tu!!!!- lo rimproverò Bill
-Zitto tu!- rispose David- senno ti licenzio!-
-No!- ribatté con aria malefica l'altro - caso mai sono IO che licenzio TE!-
-COOOOOSAAAA, NONO..TU...-
La serata andò avanti così, tra battibecchi divertenti, un senso di sollievo e tanto amore nell'aria.....talmente tanto, che ancora tutto da scoprire.


ook...spero che sia abbastanza lungo da compensare tutti i giorni in cui non ho postato^^
 
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*§chrei_pocho#
view post Posted on 12/9/2009, 14:02




Lieben und leben mit schlagsahne und schokolade!

CAPITOLO 8

-Bibi?, Sicuro che non hai bisogno di niente?-
Urlò un ragazzo platinato dalla cucina, al piano inferiore.
Bill era stato dimesso dall'ospedale da qualche giorno, così era tornato a casa, assieme ai suoi compagni; infatti, i tokio hotel, all'isaputa di fan, paparazzi o chi altro, convivevano nel quartiere periferico di Hamburgo.
Per tutti e quattro, era stupendo, lontano da occhi indiscreti e molto rilassante, a suo modo. Situata in un vicolo alberato, al lato sinistro della strada, si trovava una grazziosa villetta, piccola, non dava affatto nell'occhio. Li vivevano insieme dal 2003, quando, sotto l'ala protettiva del giovane David,avevano iniziato a lavorare su Schrei, il loro primo cd.
-Andy...- si lamentò il moro- ti ho detto di non preoccuparti, vai, parti tranquillo!-
-Ma guarda Bill!- si lamentò a sua volta l'amico, guardandolo- se per scendere le scale devi tenerti al muro perchè sennò cadi, come vuoi che faccia io a stare tranquillo!???-
-Senti And!- s'intromise Georg dal bagno, menrte infilava i panni sporchi in lavatrice- Bill, ha ragione! devi star tranquillo; è vero, è ancora debole, ma il dottore ha detto che questo dipende solo dalle medicine, basterà ingozzarlo di schifezze- concluse, un pò divertito per l'ultima affermazione.
-E poi...- s'intromise un ragazzo dai biondi rasta- ci sono io con lui!- , fece con aria compiaciuta.
-Bill, sei rovinato!- sentenziò il manager stravaccato sul divano assieme al cane, Scotty.
-Divertente!- ironizzò Tom- ma voi non dovevate partire? Come mai siete ancora qui???-
David e Andreas, infatti, avevano deciso di passare l'estate assieme, anche perchè, sicuramente, con l'arrivo della scuola, il biondo non avrebbe avuto molto tempo per star con il manager, a causa dell'università e dell'esame per diplomarsi.
-Tom ha ragione Dada...andiamo, su!- disse l'amante, con tono dolce e affettuoso. Poi gli schioccò un dolce bacio sui capelli scurissimi.
-Andiamo Dada...gnegne......hihihi....-
-Georg!- lo rimproverò l'amante- smettila!...non sono mica tutti come te!- e arrabbiato, il batterista salì di sopra, in camera sua.
-Ma perchè fa così?- chiese serio Tom all'amico. Non ebbe alcuna risposta, dato che il basssta si era fiondato su per le scale a rincorrere il biondo.
-OOK ragazzi! io e Andreas andremo, non vorremmo perdere il....la.....insomma boh? non vogliamo perdere il nostro mezzo di trasporto, ecco!-
I gemelli risero.
-Non capisco perchè ti ostini a tener nascosto dove mi porti!- chiese con tono finto scocciato l'amante.
-Ma perchè è una sorpresa, amore mio-
Il biondo sorrise; era sempre così tenero con lui, David!
Non era affatto solo una questione di sesso per il manager. All'inizio Andreas ne dubitava, ma poi, dovette ricredersi. Ogni giorno che passava, lo amava sempre di più. Pensò che fosse una cosa bellissima!
-Allora ciao ragazzi! Ci vediamo a Settembre!-
-Daviiiiiiid!!!!- strillò all'improvviso Bill- salutami!-
-Emmh....ciao?-
-Nooooooo! non così-
Il manager sbuffò: quando Bill ci si metteva era davvero appiccicoso! Si avviò verso il moro e lo abbracciò. La stessa cosa fece il biondo, che però rimase più tempo abbracciato al cantante.
-Mi mancherai da morire Bibi-
-Anche tu- sussurrò il moro. Si strinsero più forte e, quando poi si staccarono, il moro aveva già gli occhi lucidi.
-Ciao ragazzi- Dissero in coro i due, chiudendo la porta.
Al moro scivolò una lacrima, che Tom andò subito a raccogliere, imprigionandola tra le proprie labbra.
-Ehi??! Su non fare così....sono solo tre mesi.- si abbracciarono e Bill, sentì il maledetto bisogno di essere cullato, ancora una volta, tra le dolci braccia del chitarrista.
-Bibi?-
-Ja?-
-Che dici se andiamo un po a riposarci? Il dottore ha detto che non dovresti muoverti dal letto! Ricordi? ASSOLUTO riposo....- sussurrò.
-Ok. Però devi stare con me-
-E dove pensi che vada?- rise il rasta, prendendo il suo cucciolo per mano, e aiutandolo a salire le scale.
-Guus! Dai ti prego parliamone! Apri la porta-
-Ge?- disse il vocalist, passando per la camera di Gustav, che aveva la porta chiusa, e con Georg davanti -noi andiamo un po a riposarci...ci pensi tu alla cena?-
-Ok...non preoccuparti-
I gemelli ripresero a camminare, mano nella mano, mentre il piastrato continuava a bussare con pazienza alla porta del fidanzato.
-Gusty?- lo supplicò per l'ennesima volta- ti prego apri....Gus? Amore? lo sai che ti amo...così mi distruggi...-
La serratura della porta, finalmente, schioccò e, il biondino, aprì la porta, facendo cenno al bassista di entrare.
Aveva un'espressione frustrata, delusa, stanca e arrabbiata; Georg se ne accorse.
Chiuse la porta alle sue spalle, per poi seguire il ragazzo, già accomodatosi sul letto.
-Mi spieghi che succede?-
-Niente.- menitva, Il bassista lo sapeva. Provò a cercare una possibile spiegazione per il comportamento dell'amante
-E' percaso il fatto che ho fatto dell'ironia sulle smancerie di Andreas e David?- una probabilità, impossibile per il piastrato, ma vera.
-Non è quello il punto!- il tono del batterista era fermo, freddo e impassibile. Ciò faceva paura a Georg: Gustav aveva sempre detto ciò che pensava, esernando tutte le sue emozioni, che fosse triste, arrabbiato, contento, non importava bastava che lo facesse, sennò poi stava male.
-E allora magari me lo vuoi spiegare tu?-
Il bassista lo guardò. Ecco, tra un po sarebbe esploso, lo sapeva. Il batterista infatti, abbasò il capo per qualche secondo, lo rialzò di scatto e guardò l'altro con...odio? No, frustazione.
-NON ERI COSI!!!!!!!- urlava- ALL'INIZIO, IN QUELLA CAMERA D'ALBERGO, ERI TUTTO DOLCE, CARINO...COS'ERA??? UNA GARA CON TOM? DEVI SOSTITUIRLO E QUNDI PASSARTI TUTTI? ME COMPRESO? BEH, SAI UNA COSA? NON SONO UNA DELLE TUE TROIE, OK? E SE QUELLO CHE PROVO PER TE, SECONDO LA TUA OPINIONE PUO' ANDARE A FARSI FOTTERE, BEH, ALLORA CE LO MANDERO' MA NON PRIMA DI AVERTI RESTITUITO TUTTO QUELLO CHE STO PASSANDO IO ADESSO, OK?...OK?-
-........-
-OK?-
-Tu pensi che io non ti ami?-
L'altro, a quella domanda ebbe un tonfo al cuore, per come era stata pronunciata. Decise di star zitto.
-Mi dispiace- sussurrò il bassista- scusa. E' che..... il fatto è che io non so come farti capire che ti amo. Io non sono come te o Bill, non sono ne dolce, ne romantico, non so come comportarmi con te, perchè qualunque cosa faccia, mi sembra sempre o troppo azzardata o troppo stupida o....- si fermò, abbattuto più che mai.
Sussurrò qualcos'altro, ma il biondo non lo sentì.
-Cosa?- chiese, questa volta calmo, a bassa voce. Forse aveva esagerato.
-HO DETTO- disse tutto d'un fiato- CHE MI DISPIACE DI NON ESSERE COME TU MI VORRESTIIIIII, MA IO TI AMO E.....e.....-
-e.....?-
-e a me non mi importa se tu non mi ami....io ti amerò sempre e comunque, anche contro la tua volontà-
Il batterista sorrise tra se. No, non era solo sesso, e lui non era una delle PRESUNTE troie....ma quali troie? Rise tra se.
-E perchè io non dovrei amarti?- chiesi con tono curioso.
-Perchè non ti merito.....- sussurrò il castano, dispiaciuto.
-Guardami, Georg- gli disse, alzandogli il mento-ecco...mi dispiace! Mi sono sbagliato: tu sei sempre dolce, e non solo in quella camera d'albergo; non era affatto una gara, e io lo so; non manderò a farsi fottere il mio amore per te, preferirei morire!-
Si guardarono per istanti interminabili.
-Sono uno stupido!- sbottò il batterista.
Georg avvicinò lentamente le loro labbra, sino a farle combaciare in un bacio stupendo, a cui seguirono tante coccole e smancerie.
-BRRRRRRGH-
-Ge?- chiese il biondino, soffocando una risata -cos'era quel rumore?-
-Emhh...il mio stomaco!- sorrise imbarazzato.
-Ooh...poveroo! Il mio cucciolo ha fame....ti va di cenare fuori?-
-Ja, sarebbe stupendo..ma con i gemelli come facciamo? Bill è più morto che vivo.....-
-Ho l'impressione che quei due vogliano stare un po da soli....- disse il battersta, facendo l'occhiolino all'altro.
Il piastrato sorrise, per poi tornare a farsi serio.
-Gus? pensi mai alla band?-
-In che senso?-
-Alla fine che farebbero i Tokio Hotel, venendo a sapere di noi due, o addirittura dell'incesto tra Bill e Tom...-
-Si- disse tranquillo - io penso che 1: se le fan ci amano davvero, anche se torneremo come agli inizi, suonando in piccoli club, beh, loro ci seguiranno! 2: io anche se succederà qualcosa credo che i Tokio Hotel continueranno a suonare, perchè, in fondo, non lo abbiamo mai fatto solo per soldi questo lavoro! 3: Se anche dovessimo scomparire....sono sicuro che qualcosa l'abbiamo lasciato nella storia! Noi non moriremo mai!-
-E bellissimo!-
-Lo so- sussurrò, avvinghiandosi a lui per posargli dolci baci sul petto, all'altezza del cuore.
Restarono per un po così, nell'assoluto silenzio, ad ascoltare i battiti irregolari dei loro cuori causati l'uno dalla presenza dell'altro.
-Gus?-
-Mhh?-
-Andiamo a prepararci?-
-Oh Gott, si tesoro! Dio hai ragione, hai fame!!! l'avevo scordato....andiamo!-
Si fecero una doccia, indossarono jeans chiari e t-shirt, e, nel mentre che Georg si piastrava i capelli, Gustav andava ad avvisare i gemelli.
-Ragazzi?- bussò, per poi entrare.
Rise tra se, a quella scena.
-Pssshh...Gege? Vieni qui, muoviti!- sussurrò a bassa voce.
-Cosa c'è- chiese, uscendo dal bagno il piastrato.
-Guardalo...ma quale duro e duro....-
In effetti, la scena che si presentava davanti ai due era piuttosto insolita: non era Bill a dormire sul petto di Tom, come tutti si sarebbero aspettati, ma viceversa!. Il chtarrista era letteralmente appiccicato al corpo dell'amante, che, a sua volta, lo teneva stretto a se, cullandolo col dolce movimento del torace, quando inspirava e poi espirava.
-Sono stupendi!- sussurrò il bassista- gli lascio io un biglietto, tu prendi la macchina!-
-ok-
Scesero tutti e due al piano inferiore, Gustav si avviò fuori al garage, mentre Georg prese dalle pagine gialle il numero di una pizzeria. Cercò un pezzo di carta e una penna, poi scrisse:
"Ciao Kaulitz!
Io e Gustav siamo fuori a cena, vi lascio il numero di una pizzeria, ma mi raccomando!: non fatevi trovare in strane "posizioni" quando torniamo.....
Tel. 081.857.89.12.
Divertitevi, Thschuss!!!
Georg."
Sorrise compiaciuto e uscì di casa, chiudendo la porta.

Qualche ora dopo, circa le 20.00, Bill si svegliò con un fortissimo mal di gola, peggiorato dall'emicrania.
-Tomi?-
-mMh?-
-Non mi sento molto bene....-
A quelle parole il rasta saltò sù come una molla.
-Pronto qui! Dove ti fa male, il petto? la pancia? lo stomaco? le braccia? la faccia?-
-Tom?-
-le gambe? i piedi?....ehm.....i capelli?-
-Tom!- rise -tesoro, è tutto ok!-
-Vuoi andare in ospedale?- chiese ancora piu preoccupato il biondo.
-No, Tomi, mi serve solo un'aspirina per il mal di testa e qualcosa per il mal di gola-
-Ok, per il mal di gola una bella minestra calda, per la testa un Aulin!-
-Coosa? minestra?? te lo scordi!-
-Oh..avanti Bill...non fare i capricci! non puoi prendere le medicine a stomaco vuoto!.-
-Ok, allora mi tengo il male!-
-Ma Biil'??- fece preoccupato il chitarrista -il dottore ha detto che hai preso un mucchio di medicine, e sei dimagrito tantissimo! Perfavore...sennò non ti rimetti mai!-
-Ok- mentì il moro -ma più tardi...piuttosto....dov'eravamo rimasti???-
-Quando?-
-In ospedale- fece con fare sensuale, facendo scivolare una mano sul membro del gemello, stringendolo.
-AAh...no...Bill, smettila...mmh...sei debolee- aveva già cominciato a respirare affannosamente...
-Facciamo un patto? io mangio qualcosina, se tu fai l'amore con me...-
-Ok, non sei debole!- dissse frettoloso il rasta, uscendo dalla stanza.
-Ma dove vai?-
-Ho un'idea per fati mangiare....- sorrise maliziosamente.
Si avviò verso la cucina, posando l'occhio sul biglietto dell'amico, leggendolo. Sorrise: quei due andavano a gonfie vele! Ne era felice, gli voleva bene!
Tornò a concentrare il suo pensiero sulla "cena..." di Bill...
Prese dalla credenza un barattolo di nutella, e lo mise a bagnomaria, a fuoco lento; nel mentre tagliò delle baguette francesi e prese la panna spray dal frigorifero. Un'abbondante scorta di tovaglioli, e salì nuovamente al piano di sopra.
-Biil?- fece con fare provocante,aprendo la porta della camera del gemello...
-E' ora di cena...-
-Tomii?? Che vuoi fare?- chiese già tutto eccitato il più piccolo.
-Un giochino....-
Il rasta appoggiò il vassoio con la roba da mangiare sul comodino affianco al letto, non togliendo mai lo sguardo da dosso il fratello.
Lo fece sdraiare delicatamente sul letto, cominciando a baciarlo vogliosamente.
-Aspetta!- lo interruppe Bill, col fiato corto.
Si alzò e si spogliò, facendo lo stesso con il gemello.
-Ma così non c'è gusto!-
-Zitto e scopami!- disse il moro, attirandolo sul suo corpo nudo.
il rasta rimase interdetto da quella frase, guardò il gemello, cercando spiegazioni. Bill si rese conto che forse aveva esagerato.
-Tomi...- esordì -scusa, è che...insomma, ecco, diciamo che ne ho davvero bisogno. Perchè ho paura che tu un giorno...-
-Che io?- fece tranquillo e incuriosito Tom.
-Che tu un giorno possa abbandonarmi e io non sarò legato a nessuno...cioè...se un giorno dovessimo lasciarci senza averlo fatto, io non mi legherei più a nessuno...perchè tu sei l'unica persona a cui voglio concedermi. Se ora ci uniamo, anche se un giorno dovessimo lasciarci, io sarò felice lo stesso! questo perchè avrò la certezza che, in qualche modo, io sarò legato a te.- concluse abbassando il capo timidamente.
Nella testa di Tom continuava a rimbombare sempre la stessa frase:" Tu sei L'UNICA persona a cui voglio concedermi"
-Allora?-
-Wow...io...non so che dire Piccolo...sei stupendo-
-Fai l'amore con me, Tomi, ti prego....- sussurrò dolce all'orecchio del rasta, il cantante.
Tom lo riadagiò sul letto, baciandogli ogni lembo di pelle di cui riuscivano a impossessarsi le sue labbra.
Prese la panna a spray e l'agitò. Si sedette sul bacino del moro e cominciò a spruzzarlo sul nasino sottile, con la panna.
Risero entrambi, prima che il chitarrista andasse a leccar via la panna dal viso del gemello.
Sprofondarono in un bacio senza fine, mentre Bill percorreva con le mani, voglioso, il corpo del rasta.
-Ho capito il giochino- fece con la voce da bimbo.
-Beeene- disse il rasta -iniziamo...-
Con un colpo di reni, il moro ribaltò la situazione, trovandosi sopra il gemello.
Gli prese lo spray dalle mani e iniziò a distribuirlo su quasi tutto il corpo, facendo una scia, seguendo i lineamenti dei muscoli appena accennati del biondo. Poi gliene mise una quantità abbondante sulle labbra.
Partì a leccare la scia di panna dalla pancia, percorrendo poi gli addominali e il petto.
Il forte contrasto del freddo della panna e del piercing alla lingua del moro, con il caldo della lingua di quest'ultimo e il suo corpo, facevano andare in estasi il chitarrista, eccitandolo, se possibile ancora di più.
Delle prime goccie pre-orgasmo cominciarono a fuoriuscire dall'eccitazione del rasta. Il moro le andò a raccogliere con un dito, per poi leccarlo.
Nel frattempo, era arrivato alle labbra dell'amante, ancora anch'esse ricoperte di panna. Si baciarono appassionatamente: il sapore dell'eccitazione, del perverso, mischiato a quello dolce della panna, era afrodisiaco.
Nel mentre che il moro esplorava ogni centimetro della bocca dell'altro, Tom aveva preso a masturbarlo, facendolo eccitare al massimo.
Anche dal pene di Bill fuoriuscirono le prime goccie pre-orgasmo.
L'eccitazione per il moro era al massimo, e ogni tanto doveva staccarsi da quel pacio dal dolce sapore per gridare.
Ancora facendo danzare le loro lingue, il vocalist andò a posare una mano su quella del gemello, che intanto lo masturbava, alternando la velocità.
Bill lo guidò per un pò facendo muovere la mano di Tom, ancora più veoce sul suo membro durissimo. Venne sporcando il ventre al chitarrista.
-AAH!! SIIIIIII...oh gott...- Tom guardava l'amante tutto sudato, ancora boccheggiante e preso dall'orgasmo. Il solo guardarlo lo eccitava!
Prese un pezzetto di pane e e lo appoggiò sul proprio ventre, intingendolo nel suo rilascio.
-Apri la bocca....- sussurrò. Il moro sorrise maliziosamente, obbedendo al gemello.
-Ma guarda te che mi tocca fare per farti mangiare!- disse con aria finta scocciata.....
-Menti spudoratamente....-
-Hai ragione- si sorrisero.
Anche il moro fece lo stesso del gemello, finchè Tom non fu pulito.
Bill posò lo sguardo sul barattolo da 750g di Nutella, poi disse al rasta:
-Non vale!-
-Cosa?-
Il vocalist prese il barattolo dal comodino, intingendoci il proprio pene, nonostante il trattamento del fratello, ancora eccitato!
Tom sorrise maliziosamente, ribaltando le posizioni...
Prese a leccare vogliosamente il membro dell'amante, pulendolo di tutta la crema al cioccolato.
-AAh.....si,sii...-
-Ti piace?- chiese.
Non ebbe una risposta, il moro era troppo eccitato. Venne ancora, ulando più di prima.
Il rasta risalì sul corpo del gemello, lasciandosi pulire da quest'ultimo il muso dalla nutella.
-Sei bello da morire...- gli sussurrò il rasta.
-Ti amo- si sussurrarono....
-Allora fammi tuo, Tomi...- nello sguardo del moro si leggeva un po di tensione.
-Hai paura?- come risposta, il più piccolo fece un cenno col capo, prese una pausa e poi disse, con tutta la sincerità e semplicità del mondo:
-Tom...entra in me, perfavore-
Un'altro bacio, poi Bill venne tranquillizzato.
-Farò piano cucciolo, promesso- l'altro annuì, cercando di rilassarsi.
Piano, il corpo del rasta scese un po, penetrando appena il più piccolo.
-Bill, non ce la fai!- disse preoccupato Tom, vedendo il dolore che provocava al gemello....
-Vai tom, ti prego...-
Lo accontentò.
Penetrò in lui completamente, cominciando a muoversi piano, avanti e indietro.
Dopo un pò, il moro si abituò alla nuova presenza, cominciando a godere. Tom intanto spingeva sempre più forte, accecato dal piacere.
-Ah....Biiiiiill...si!! siii-
Il vocalist prese nuovamente il barattolo di nutella, ormai a metà, ci infilò un dito dentro, intingendolo per bene e leccandolo eccitatissimo.
Il rasta si alzò sulle braccia, per spingere più forte, per avere di piu. Bill intinse nuovament il dito nel cioccolato, Tom aprì la bocca e fece la stessa cosa che aveva fatto il gemello.
Spinse più forte...e più forte....venne, violando il moro col suo seme, gridando. Anche Bill raggiunse l'orgasmo, tenendosi stretto al materasso, urlando come un dannato il nome dell'amante!
Si accasciarono esausti, l'uno affianco all'altro, sorridendosi imbarazzati per la perversione che avevano avuto.
Quando Tom si fu ripreso, accolse Bill tra le sue braccia.
-Con tutto questo movimento mi è venuta fame, sai?- sbottò dolcemente il moro.
Prese il pane, ancora quasi tutto sul vassoio, e lo intinse nella Nutella, quella quasi terminata. Ci spruzzò della panna sopra, porgendolo a Tom. Fece lo stesso col suo panino che però appoggiò sul vassoio.
Allora Il rasta prese a staccare piccoli pezzetti dalla sua "cena" imboccando dolcemente il fratello, che intanto faceva lo stesso con lui.
Finito di mangiare, il moro si ricordò di Georg e Gustav.
-ODDIO!!!!!!-
-Che c'è?-
-Ge e Gus!....oddio e se ci hanno sentiti! che vergognaaaaa!!!!!-
-Bill! mi hai fatto spaventare! Comunque sono fuori a cena quei due....siamo soli....-
-Mmh che bello!-
-Hihi- esitò il biondo, ma poi disse -sarò sempre tuo-
Il moro lo squadrò.
-Sentivo di dirtelo- si giustificò timidamente il rasta.
Un bacio innocente, fece scaturare in lui altre mille emozioni.
Lo amava davvero alla follia...
Il cellulare di Bill interruppe quel momento magico.
.

..che vergogna...ç_ç
 
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