| Lieben und leben mit schlagsahne und schokolade!
CAPITOLO 8
-Bibi?, Sicuro che non hai bisogno di niente?- Urlò un ragazzo platinato dalla cucina, al piano inferiore. Bill era stato dimesso dall'ospedale da qualche giorno, così era tornato a casa, assieme ai suoi compagni; infatti, i tokio hotel, all'isaputa di fan, paparazzi o chi altro, convivevano nel quartiere periferico di Hamburgo. Per tutti e quattro, era stupendo, lontano da occhi indiscreti e molto rilassante, a suo modo. Situata in un vicolo alberato, al lato sinistro della strada, si trovava una grazziosa villetta, piccola, non dava affatto nell'occhio. Li vivevano insieme dal 2003, quando, sotto l'ala protettiva del giovane David,avevano iniziato a lavorare su Schrei, il loro primo cd. -Andy...- si lamentò il moro- ti ho detto di non preoccuparti, vai, parti tranquillo!- -Ma guarda Bill!- si lamentò a sua volta l'amico, guardandolo- se per scendere le scale devi tenerti al muro perchè sennò cadi, come vuoi che faccia io a stare tranquillo!???- -Senti And!- s'intromise Georg dal bagno, menrte infilava i panni sporchi in lavatrice- Bill, ha ragione! devi star tranquillo; è vero, è ancora debole, ma il dottore ha detto che questo dipende solo dalle medicine, basterà ingozzarlo di schifezze- concluse, un pò divertito per l'ultima affermazione. -E poi...- s'intromise un ragazzo dai biondi rasta- ci sono io con lui!- , fece con aria compiaciuta. -Bill, sei rovinato!- sentenziò il manager stravaccato sul divano assieme al cane, Scotty. -Divertente!- ironizzò Tom- ma voi non dovevate partire? Come mai siete ancora qui???- David e Andreas, infatti, avevano deciso di passare l'estate assieme, anche perchè, sicuramente, con l'arrivo della scuola, il biondo non avrebbe avuto molto tempo per star con il manager, a causa dell'università e dell'esame per diplomarsi. -Tom ha ragione Dada...andiamo, su!- disse l'amante, con tono dolce e affettuoso. Poi gli schioccò un dolce bacio sui capelli scurissimi. -Andiamo Dada...gnegne......hihihi....- -Georg!- lo rimproverò l'amante- smettila!...non sono mica tutti come te!- e arrabbiato, il batterista salì di sopra, in camera sua. -Ma perchè fa così?- chiese serio Tom all'amico. Non ebbe alcuna risposta, dato che il basssta si era fiondato su per le scale a rincorrere il biondo. -OOK ragazzi! io e Andreas andremo, non vorremmo perdere il....la.....insomma boh? non vogliamo perdere il nostro mezzo di trasporto, ecco!- I gemelli risero. -Non capisco perchè ti ostini a tener nascosto dove mi porti!- chiese con tono finto scocciato l'amante. -Ma perchè è una sorpresa, amore mio- Il biondo sorrise; era sempre così tenero con lui, David! Non era affatto solo una questione di sesso per il manager. All'inizio Andreas ne dubitava, ma poi, dovette ricredersi. Ogni giorno che passava, lo amava sempre di più. Pensò che fosse una cosa bellissima! -Allora ciao ragazzi! Ci vediamo a Settembre!- -Daviiiiiiid!!!!- strillò all'improvviso Bill- salutami!- -Emmh....ciao?- -Nooooooo! non così- Il manager sbuffò: quando Bill ci si metteva era davvero appiccicoso! Si avviò verso il moro e lo abbracciò. La stessa cosa fece il biondo, che però rimase più tempo abbracciato al cantante. -Mi mancherai da morire Bibi- -Anche tu- sussurrò il moro. Si strinsero più forte e, quando poi si staccarono, il moro aveva già gli occhi lucidi. -Ciao ragazzi- Dissero in coro i due, chiudendo la porta. Al moro scivolò una lacrima, che Tom andò subito a raccogliere, imprigionandola tra le proprie labbra. -Ehi??! Su non fare così....sono solo tre mesi.- si abbracciarono e Bill, sentì il maledetto bisogno di essere cullato, ancora una volta, tra le dolci braccia del chitarrista. -Bibi?- -Ja?- -Che dici se andiamo un po a riposarci? Il dottore ha detto che non dovresti muoverti dal letto! Ricordi? ASSOLUTO riposo....- sussurrò. -Ok. Però devi stare con me- -E dove pensi che vada?- rise il rasta, prendendo il suo cucciolo per mano, e aiutandolo a salire le scale. -Guus! Dai ti prego parliamone! Apri la porta- -Ge?- disse il vocalist, passando per la camera di Gustav, che aveva la porta chiusa, e con Georg davanti -noi andiamo un po a riposarci...ci pensi tu alla cena?- -Ok...non preoccuparti- I gemelli ripresero a camminare, mano nella mano, mentre il piastrato continuava a bussare con pazienza alla porta del fidanzato. -Gusty?- lo supplicò per l'ennesima volta- ti prego apri....Gus? Amore? lo sai che ti amo...così mi distruggi...- La serratura della porta, finalmente, schioccò e, il biondino, aprì la porta, facendo cenno al bassista di entrare. Aveva un'espressione frustrata, delusa, stanca e arrabbiata; Georg se ne accorse. Chiuse la porta alle sue spalle, per poi seguire il ragazzo, già accomodatosi sul letto. -Mi spieghi che succede?- -Niente.- menitva, Il bassista lo sapeva. Provò a cercare una possibile spiegazione per il comportamento dell'amante -E' percaso il fatto che ho fatto dell'ironia sulle smancerie di Andreas e David?- una probabilità, impossibile per il piastrato, ma vera. -Non è quello il punto!- il tono del batterista era fermo, freddo e impassibile. Ciò faceva paura a Georg: Gustav aveva sempre detto ciò che pensava, esernando tutte le sue emozioni, che fosse triste, arrabbiato, contento, non importava bastava che lo facesse, sennò poi stava male. -E allora magari me lo vuoi spiegare tu?- Il bassista lo guardò. Ecco, tra un po sarebbe esploso, lo sapeva. Il batterista infatti, abbasò il capo per qualche secondo, lo rialzò di scatto e guardò l'altro con...odio? No, frustazione. -NON ERI COSI!!!!!!!- urlava- ALL'INIZIO, IN QUELLA CAMERA D'ALBERGO, ERI TUTTO DOLCE, CARINO...COS'ERA??? UNA GARA CON TOM? DEVI SOSTITUIRLO E QUNDI PASSARTI TUTTI? ME COMPRESO? BEH, SAI UNA COSA? NON SONO UNA DELLE TUE TROIE, OK? E SE QUELLO CHE PROVO PER TE, SECONDO LA TUA OPINIONE PUO' ANDARE A FARSI FOTTERE, BEH, ALLORA CE LO MANDERO' MA NON PRIMA DI AVERTI RESTITUITO TUTTO QUELLO CHE STO PASSANDO IO ADESSO, OK?...OK?- -........- -OK?- -Tu pensi che io non ti ami?- L'altro, a quella domanda ebbe un tonfo al cuore, per come era stata pronunciata. Decise di star zitto. -Mi dispiace- sussurrò il bassista- scusa. E' che..... il fatto è che io non so come farti capire che ti amo. Io non sono come te o Bill, non sono ne dolce, ne romantico, non so come comportarmi con te, perchè qualunque cosa faccia, mi sembra sempre o troppo azzardata o troppo stupida o....- si fermò, abbattuto più che mai. Sussurrò qualcos'altro, ma il biondo non lo sentì. -Cosa?- chiese, questa volta calmo, a bassa voce. Forse aveva esagerato. -HO DETTO- disse tutto d'un fiato- CHE MI DISPIACE DI NON ESSERE COME TU MI VORRESTIIIIII, MA IO TI AMO E.....e.....- -e.....?- -e a me non mi importa se tu non mi ami....io ti amerò sempre e comunque, anche contro la tua volontà- Il batterista sorrise tra se. No, non era solo sesso, e lui non era una delle PRESUNTE troie....ma quali troie? Rise tra se. -E perchè io non dovrei amarti?- chiesi con tono curioso. -Perchè non ti merito.....- sussurrò il castano, dispiaciuto. -Guardami, Georg- gli disse, alzandogli il mento-ecco...mi dispiace! Mi sono sbagliato: tu sei sempre dolce, e non solo in quella camera d'albergo; non era affatto una gara, e io lo so; non manderò a farsi fottere il mio amore per te, preferirei morire!- Si guardarono per istanti interminabili. -Sono uno stupido!- sbottò il batterista. Georg avvicinò lentamente le loro labbra, sino a farle combaciare in un bacio stupendo, a cui seguirono tante coccole e smancerie. -BRRRRRRGH- -Ge?- chiese il biondino, soffocando una risata -cos'era quel rumore?- -Emhh...il mio stomaco!- sorrise imbarazzato. -Ooh...poveroo! Il mio cucciolo ha fame....ti va di cenare fuori?- -Ja, sarebbe stupendo..ma con i gemelli come facciamo? Bill è più morto che vivo.....- -Ho l'impressione che quei due vogliano stare un po da soli....- disse il battersta, facendo l'occhiolino all'altro. Il piastrato sorrise, per poi tornare a farsi serio. -Gus? pensi mai alla band?- -In che senso?- -Alla fine che farebbero i Tokio Hotel, venendo a sapere di noi due, o addirittura dell'incesto tra Bill e Tom...- -Si- disse tranquillo - io penso che 1: se le fan ci amano davvero, anche se torneremo come agli inizi, suonando in piccoli club, beh, loro ci seguiranno! 2: io anche se succederà qualcosa credo che i Tokio Hotel continueranno a suonare, perchè, in fondo, non lo abbiamo mai fatto solo per soldi questo lavoro! 3: Se anche dovessimo scomparire....sono sicuro che qualcosa l'abbiamo lasciato nella storia! Noi non moriremo mai!- -E bellissimo!- -Lo so- sussurrò, avvinghiandosi a lui per posargli dolci baci sul petto, all'altezza del cuore. Restarono per un po così, nell'assoluto silenzio, ad ascoltare i battiti irregolari dei loro cuori causati l'uno dalla presenza dell'altro. -Gus?- -Mhh?- -Andiamo a prepararci?- -Oh Gott, si tesoro! Dio hai ragione, hai fame!!! l'avevo scordato....andiamo!- Si fecero una doccia, indossarono jeans chiari e t-shirt, e, nel mentre che Georg si piastrava i capelli, Gustav andava ad avvisare i gemelli. -Ragazzi?- bussò, per poi entrare. Rise tra se, a quella scena. -Pssshh...Gege? Vieni qui, muoviti!- sussurrò a bassa voce. -Cosa c'è- chiese, uscendo dal bagno il piastrato. -Guardalo...ma quale duro e duro....- In effetti, la scena che si presentava davanti ai due era piuttosto insolita: non era Bill a dormire sul petto di Tom, come tutti si sarebbero aspettati, ma viceversa!. Il chtarrista era letteralmente appiccicato al corpo dell'amante, che, a sua volta, lo teneva stretto a se, cullandolo col dolce movimento del torace, quando inspirava e poi espirava. -Sono stupendi!- sussurrò il bassista- gli lascio io un biglietto, tu prendi la macchina!- -ok- Scesero tutti e due al piano inferiore, Gustav si avviò fuori al garage, mentre Georg prese dalle pagine gialle il numero di una pizzeria. Cercò un pezzo di carta e una penna, poi scrisse: "Ciao Kaulitz! Io e Gustav siamo fuori a cena, vi lascio il numero di una pizzeria, ma mi raccomando!: non fatevi trovare in strane "posizioni" quando torniamo..... Tel. 081.857.89.12. Divertitevi, Thschuss!!! Georg." Sorrise compiaciuto e uscì di casa, chiudendo la porta.
Qualche ora dopo, circa le 20.00, Bill si svegliò con un fortissimo mal di gola, peggiorato dall'emicrania. -Tomi?- -mMh?- -Non mi sento molto bene....- A quelle parole il rasta saltò sù come una molla. -Pronto qui! Dove ti fa male, il petto? la pancia? lo stomaco? le braccia? la faccia?- -Tom?- -le gambe? i piedi?....ehm.....i capelli?- -Tom!- rise -tesoro, è tutto ok!- -Vuoi andare in ospedale?- chiese ancora piu preoccupato il biondo. -No, Tomi, mi serve solo un'aspirina per il mal di testa e qualcosa per il mal di gola- -Ok, per il mal di gola una bella minestra calda, per la testa un Aulin!- -Coosa? minestra?? te lo scordi!- -Oh..avanti Bill...non fare i capricci! non puoi prendere le medicine a stomaco vuoto!.- -Ok, allora mi tengo il male!- -Ma Biil'??- fece preoccupato il chitarrista -il dottore ha detto che hai preso un mucchio di medicine, e sei dimagrito tantissimo! Perfavore...sennò non ti rimetti mai!- -Ok- mentì il moro -ma più tardi...piuttosto....dov'eravamo rimasti???- -Quando?- -In ospedale- fece con fare sensuale, facendo scivolare una mano sul membro del gemello, stringendolo. -AAh...no...Bill, smettila...mmh...sei debolee- aveva già cominciato a respirare affannosamente... -Facciamo un patto? io mangio qualcosina, se tu fai l'amore con me...- -Ok, non sei debole!- dissse frettoloso il rasta, uscendo dalla stanza. -Ma dove vai?- -Ho un'idea per fati mangiare....- sorrise maliziosamente. Si avviò verso la cucina, posando l'occhio sul biglietto dell'amico, leggendolo. Sorrise: quei due andavano a gonfie vele! Ne era felice, gli voleva bene! Tornò a concentrare il suo pensiero sulla "cena..." di Bill... Prese dalla credenza un barattolo di nutella, e lo mise a bagnomaria, a fuoco lento; nel mentre tagliò delle baguette francesi e prese la panna spray dal frigorifero. Un'abbondante scorta di tovaglioli, e salì nuovamente al piano di sopra. -Biil?- fece con fare provocante,aprendo la porta della camera del gemello... -E' ora di cena...- -Tomii?? Che vuoi fare?- chiese già tutto eccitato il più piccolo. -Un giochino....- Il rasta appoggiò il vassoio con la roba da mangiare sul comodino affianco al letto, non togliendo mai lo sguardo da dosso il fratello. Lo fece sdraiare delicatamente sul letto, cominciando a baciarlo vogliosamente. -Aspetta!- lo interruppe Bill, col fiato corto. Si alzò e si spogliò, facendo lo stesso con il gemello. -Ma così non c'è gusto!- -Zitto e scopami!- disse il moro, attirandolo sul suo corpo nudo. il rasta rimase interdetto da quella frase, guardò il gemello, cercando spiegazioni. Bill si rese conto che forse aveva esagerato. -Tomi...- esordì -scusa, è che...insomma, ecco, diciamo che ne ho davvero bisogno. Perchè ho paura che tu un giorno...- -Che io?- fece tranquillo e incuriosito Tom. -Che tu un giorno possa abbandonarmi e io non sarò legato a nessuno...cioè...se un giorno dovessimo lasciarci senza averlo fatto, io non mi legherei più a nessuno...perchè tu sei l'unica persona a cui voglio concedermi. Se ora ci uniamo, anche se un giorno dovessimo lasciarci, io sarò felice lo stesso! questo perchè avrò la certezza che, in qualche modo, io sarò legato a te.- concluse abbassando il capo timidamente. Nella testa di Tom continuava a rimbombare sempre la stessa frase:" Tu sei L'UNICA persona a cui voglio concedermi" -Allora?- -Wow...io...non so che dire Piccolo...sei stupendo- -Fai l'amore con me, Tomi, ti prego....- sussurrò dolce all'orecchio del rasta, il cantante. Tom lo riadagiò sul letto, baciandogli ogni lembo di pelle di cui riuscivano a impossessarsi le sue labbra. Prese la panna a spray e l'agitò. Si sedette sul bacino del moro e cominciò a spruzzarlo sul nasino sottile, con la panna. Risero entrambi, prima che il chitarrista andasse a leccar via la panna dal viso del gemello. Sprofondarono in un bacio senza fine, mentre Bill percorreva con le mani, voglioso, il corpo del rasta. -Ho capito il giochino- fece con la voce da bimbo. -Beeene- disse il rasta -iniziamo...- Con un colpo di reni, il moro ribaltò la situazione, trovandosi sopra il gemello. Gli prese lo spray dalle mani e iniziò a distribuirlo su quasi tutto il corpo, facendo una scia, seguendo i lineamenti dei muscoli appena accennati del biondo. Poi gliene mise una quantità abbondante sulle labbra. Partì a leccare la scia di panna dalla pancia, percorrendo poi gli addominali e il petto. Il forte contrasto del freddo della panna e del piercing alla lingua del moro, con il caldo della lingua di quest'ultimo e il suo corpo, facevano andare in estasi il chitarrista, eccitandolo, se possibile ancora di più. Delle prime goccie pre-orgasmo cominciarono a fuoriuscire dall'eccitazione del rasta. Il moro le andò a raccogliere con un dito, per poi leccarlo. Nel frattempo, era arrivato alle labbra dell'amante, ancora anch'esse ricoperte di panna. Si baciarono appassionatamente: il sapore dell'eccitazione, del perverso, mischiato a quello dolce della panna, era afrodisiaco. Nel mentre che il moro esplorava ogni centimetro della bocca dell'altro, Tom aveva preso a masturbarlo, facendolo eccitare al massimo. Anche dal pene di Bill fuoriuscirono le prime goccie pre-orgasmo. L'eccitazione per il moro era al massimo, e ogni tanto doveva staccarsi da quel pacio dal dolce sapore per gridare. Ancora facendo danzare le loro lingue, il vocalist andò a posare una mano su quella del gemello, che intanto lo masturbava, alternando la velocità. Bill lo guidò per un pò facendo muovere la mano di Tom, ancora più veoce sul suo membro durissimo. Venne sporcando il ventre al chitarrista. -AAH!! SIIIIIII...oh gott...- Tom guardava l'amante tutto sudato, ancora boccheggiante e preso dall'orgasmo. Il solo guardarlo lo eccitava! Prese un pezzetto di pane e e lo appoggiò sul proprio ventre, intingendolo nel suo rilascio. -Apri la bocca....- sussurrò. Il moro sorrise maliziosamente, obbedendo al gemello. -Ma guarda te che mi tocca fare per farti mangiare!- disse con aria finta scocciata..... -Menti spudoratamente....- -Hai ragione- si sorrisero. Anche il moro fece lo stesso del gemello, finchè Tom non fu pulito. Bill posò lo sguardo sul barattolo da 750g di Nutella, poi disse al rasta: -Non vale!- -Cosa?- Il vocalist prese il barattolo dal comodino, intingendoci il proprio pene, nonostante il trattamento del fratello, ancora eccitato! Tom sorrise maliziosamente, ribaltando le posizioni... Prese a leccare vogliosamente il membro dell'amante, pulendolo di tutta la crema al cioccolato. -AAh.....si,sii...- -Ti piace?- chiese. Non ebbe una risposta, il moro era troppo eccitato. Venne ancora, ulando più di prima. Il rasta risalì sul corpo del gemello, lasciandosi pulire da quest'ultimo il muso dalla nutella. -Sei bello da morire...- gli sussurrò il rasta. -Ti amo- si sussurrarono.... -Allora fammi tuo, Tomi...- nello sguardo del moro si leggeva un po di tensione. -Hai paura?- come risposta, il più piccolo fece un cenno col capo, prese una pausa e poi disse, con tutta la sincerità e semplicità del mondo: -Tom...entra in me, perfavore- Un'altro bacio, poi Bill venne tranquillizzato. -Farò piano cucciolo, promesso- l'altro annuì, cercando di rilassarsi. Piano, il corpo del rasta scese un po, penetrando appena il più piccolo. -Bill, non ce la fai!- disse preoccupato Tom, vedendo il dolore che provocava al gemello.... -Vai tom, ti prego...- Lo accontentò. Penetrò in lui completamente, cominciando a muoversi piano, avanti e indietro. Dopo un pò, il moro si abituò alla nuova presenza, cominciando a godere. Tom intanto spingeva sempre più forte, accecato dal piacere. -Ah....Biiiiiill...si!! siii- Il vocalist prese nuovamente il barattolo di nutella, ormai a metà, ci infilò un dito dentro, intingendolo per bene e leccandolo eccitatissimo. Il rasta si alzò sulle braccia, per spingere più forte, per avere di piu. Bill intinse nuovament il dito nel cioccolato, Tom aprì la bocca e fece la stessa cosa che aveva fatto il gemello. Spinse più forte...e più forte....venne, violando il moro col suo seme, gridando. Anche Bill raggiunse l'orgasmo, tenendosi stretto al materasso, urlando come un dannato il nome dell'amante! Si accasciarono esausti, l'uno affianco all'altro, sorridendosi imbarazzati per la perversione che avevano avuto. Quando Tom si fu ripreso, accolse Bill tra le sue braccia. -Con tutto questo movimento mi è venuta fame, sai?- sbottò dolcemente il moro. Prese il pane, ancora quasi tutto sul vassoio, e lo intinse nella Nutella, quella quasi terminata. Ci spruzzò della panna sopra, porgendolo a Tom. Fece lo stesso col suo panino che però appoggiò sul vassoio. Allora Il rasta prese a staccare piccoli pezzetti dalla sua "cena" imboccando dolcemente il fratello, che intanto faceva lo stesso con lui. Finito di mangiare, il moro si ricordò di Georg e Gustav. -ODDIO!!!!!!- -Che c'è?- -Ge e Gus!....oddio e se ci hanno sentiti! che vergognaaaaa!!!!!- -Bill! mi hai fatto spaventare! Comunque sono fuori a cena quei due....siamo soli....- -Mmh che bello!- -Hihi- esitò il biondo, ma poi disse -sarò sempre tuo- Il moro lo squadrò. -Sentivo di dirtelo- si giustificò timidamente il rasta. Un bacio innocente, fece scaturare in lui altre mille emozioni. Lo amava davvero alla follia... Il cellulare di Bill interruppe quel momento magico. .
..che vergogna...ç_ç
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